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Da Massimo Boldi al campione Melandri per il secondo giorno di Motor Bike Expo a Verona

Gli ospiti Marco Melandri e Massimo Boldi entrambi affascinati dalle custom

La seconda giornata di Motor Bike Expo 2020 ha pienamente confermato la tendenza già mostrata dal giovedì di apertura, con un notevole afflusso di visitatori e le numerose attività e proposte nei padiglioni e nelle aree esterne che, com’è abituale per MBE, sono andate ad aggiungersi all’esposizione statica.

I loro volti sorridenti (e a loro volta capaci di suscitare sorrisi) hanno inequivocabilmente identificato, tra gli altri, i due ospiti “a sorpresa” del venerdì. L’ex campione del mondo della GP 250, Marco Melandri, che il 1° novembre 2019 ha ufficialmente concluso la propria straordinaria carriera di pilota, si è dichiarato ammirato dalle moto custom: «All’inizio per me esistevano solo le moto da corsa. Poi, col tempo, ho cominciato ad apprezzare la tecnica delle personalizzazioni: MBE dà spazio all’inventiva, alla creatività, molte delle moto esposte quest’anno fanno pensare più all’arte che non ad un lavoro di meccanica». E a Giovanni Di Pillo, che gli ha espresso il dispiacere degli appassionati italiani per il ritiro dalle competizioni, con grande serenità Melandri ha risposto: «Bisogna guardare la realtà, capire le opportunità e quello che si può fare: dal 1° novembre ho ripreso a dormire e a sorridere, sono strafelice».

Motor Bike Expo 2020 - Seconda giornata a Verona con Boldi e Melandri

Campione di simpatia e capace di esprimere un umorismo raffinato e un po’ malinconico, Massimo Boldi è stato ospite della seconda giornata di MBE 2020 in virtù della profonda amicizia che lo lega a Silverbone, la gioielleria che produce monili in stile custom - e che dalla prima edizione realizza il premio per l’MBE Award. Il popolarissimo attore ha detto di aver visto nei padiglioni «cose straordinarie che avevo visto prima solo in America.

Non solo moto, anche caschi e gioielli in stile custom». Sull’onda dei ricordi, Boldi ha intrecciato quello di un Motom a 3 marce (e poi di un Ciao) con quello delle prime esperienze musicali nei New Dada. «Sono arrivato alla mia professione grazie alla batteria e al gruppo musicale in cui suonavo. Ci affacciammo al Derby Club, conoscemmo grandi artisti come Dario Fo, Enzo Jannacci, Giorgio Gaber e Renato Pozzetto, loro mi presero in braccio e mi dissero: il tuo posto non è alla batteria, ma sul palcoscenico». Infine l’attore ha voluto rivolgere un pensiero ammirato a Michele Alboreto, a cui era legato da una parentela non diretta, ma soprattutto da profonda amicizia ed ammirazione: «Era un gran pilota, ma anche un grande uomo». 

Radikal Chopper vince l'MBE Award 2020

Sul Main Stage del Pad. 1, davanti a un folt pubblico di biker e appassionati di custom, il Motor Bike Expo ha incoronato la special più bella del Salone assegnando il prestigioso MBE Award 2020. La giuria, composta da “guest star” internazionali del settore, ha selezionato una rosa di finaliste dallo stile eterogeneo: dal revival storico delle basi meccaniche di inizio Novecento al Chicano, dai chopper anni Settanta fino ai custom più moderni.

Al cospetto delle forme sinuose e al fascino luccicante espresso dalla “Ad Maiora”, costruita da Andrea Radaelli di Radikal Chopper, nessuno dei giudici ha avuto dubbi: la più bella del Motor Bike Expo è lei. La one-off dell’artigiano milanese ha lasciato tutti a bocca aperta: «Sono partito davvero da un foglio bianco – ha raccontato Radaelli al momento della premiazione – con l’intenzione di esporre qui a Verona, per la prima volta, una mia special che non fosse su base Harley-Davidson. Così ho preso una BMW R 1100 S con motore boxer e l’ho smontata completamente, per cambiarla fino al più piccolo dettaglio». Il risultato è un mezzo filante che fa sfoggio di competenza e creatività. Un altro bel “colpo” portato a segno da Radaelli, ormai noto ed apprezzato in tutto il mondo, che torna a casa con un buono spesa Zodiac di 1.500 euro e il monile celebrativo “MBE Award 2020” creato appositamente da Silverbone.

L'anno del Club Style

Il Motor Bike Expo si conferma l’evento moto italiano dal quale emergono le tendenze più in voga nel mondo custom e special. È sufficiente un giro fra i padiglioni affollati di motociclette uniche, per notare come un nuovo stile stia prendendo piede tra i customizzatori. Che sempre più spesso sono chiamati dai clienti a realizzare motociclette sempre più performanti, ma anche appaganti dal punto di vista dinamico. Si chiama Club Style la nuova estetica custom che sta trovando sempre maggiore apprezzamento anche in Europa. Ha avuto origine negli States, sull’onda del successo ottenuto dalla serie TV “Sons of Anarchy”, ed è così denominato per la particolare preparazione delle Harley-Davidson – Dyna soprattutto - utilizzate dai membri dei Motorcycle Club onepercenter californiani. A questo stile di special influenzato da personalità come Arlen Ness e Kirk Taylor, che privilegia la performance ed è caratterizzato esteticamente da cupolini protettivi e manubri alti, sono dedicati a Verona ben due distinti bike show. Quello promosso dal marchio italo-californiano Chopper Kings Clothing, al Pad. 3, ha messo insieme alcuni dei maggiori produttori di abbigliamento e accessori rinomati nel Club Style, come Fueling, Speed Merchant, Bassani Xhaust e lo stesso Kirk Taylor, che mettono in palio un montepremi di ben 7.000 euro. Sarà assegnato nel corso della premiazione in programma sabato alle 17.30. Al Pad. 1, il bike show della rivista Low Ride ha dedicato una categoria intera a questa nuova tendenza. La Club Style migliore sarà premiata domenica pomeriggio a partire dalle 16 sul Main Stage.

La "Terence Hill" di Wild Hog

Gli specialisti della selleria in cuoio Wild Hog hanno presentato la serie limitata della custom “Terence Hill”, realizzata in omaggio al popolare attore che è anche affezionato cliente dell’officina emiliana. Questa Harley-Davidson Softail Deluxe, realizzata in collaborazione con la concessionaria Harley-Davidson Motorfan Riccione, è stata ridisegnata dalla stessa Wild Hog, che l’ha impreziosita con dettagli in cuoio quali la sella, le bisacce e la borraccia. Terence Hill autograferà personalmente ciascuna delle motociclette che portano il suo nome. L’esemplare 01 di questa Limited Edition è visibile - e in vendita - proprio nello stand di Wild Hog al Pad. 2.

Paolo Bonora di Aprilia Racing al MBEducation

«Per un reparto corse come il nostro le professionalità sono fondamentali, un vero e proprio tesoro da preservare. Aprilia Racing non è soltanto una scuola di campioni, ma anche un serbatoio di tecnici, giovani nati e cresciuti professionalmente in questo territorio. E non parlo solo di ingegneri, ma di tutta una serie di figure, dalla meccanica all'elettronica, necessarie al progetto di una moderna MotoGP». Questa la sintesi dell'intevento di Paolo Bonora, l'ingegnere a capo del progetto MotoGP di Aprilia, al Motor Bike Education. I workshop portano a VeronaFiere oltre mille studenti degli istituti professionali in un programma di incontri che uniscono business e passione, formazione e spettacolo. Aprilia Racing, la scuola di campioni di Noale, è oggi un'accademia di eccellenza, un punto di riferimento a livello mondiale per la formazione dei tecnici. Paolo Bonora ha messo in evidenza l'importanza di tecnici di alto livello, meccanici, saldatori e softwaristi, per i quali le prospettive di occupazione e guadagno sono, specie per gli italiani, straordinarie in tutto il mondo: l'ingrediente fondamentale è la passione.

Partner e ospiti sul palco di "Vernice & Benzina"

La serata di gala di Motor Bike Expo ha visto sfilare sul palco del palazzo della Gran Guardia di piazza Bra gli ospiti d’eccezione dell’edizione numero 26. “Vernice & Benzina” ha chiuso la giornata inaugurale incontrando i partner della manifestazione. Hanno presentato il comico Omar Fantini accanto a Eleonoire Casalegno. Gli organizzatori Paola Somma e Francesco Agnoletto hanno accolto Maurizio Danese, Presidente di Veronafiere; il sindaco di Verona, Federico Sboarina; e il presidente della Provincia, Manuel Scalzotto, alla presenza delle autorità civili e militari del territorio.

Una clip video ha riassunto in pochi minuti i 26 anni di storia di Motor Bike Expo: «Il MBE nacque dal piacere di andare in moto. Dopo aver conosciuto il mondo dei biker, mi era venuta voglia di organizzare un raduno invernale, idea che poi si è trasformata in evento fieristico. Il segreto? Crederci», ha raccontato Agnoletto. Vernice & Benzina è stato un momento insieme istituzionale e conviviale: sul palco sono stati invitati – fra gli altri – l’ex dakariano Edi Orioli, Renzo Ruffo (figlio del celebre campione veronese Bruno) e Radikal Chopper, che ha svelato la moto vincitrice del MBE Award 2020 e opportunamente battezzata “Ad Gloriam”.

Un momneto di grande emozione è stato vissuto quando Cory Ness, figlio del leggendario Arlena, ha ricordato la figura di uno dei grandi padri del movimento custom, appassionato dell’Italia e grande amico del MBE. I 50 anni dell’azienda sono stati ricordati insieme al mezzo secolo della rivista americana Easyriders, presenti l’editore Pepper Foster e il direttore Michael Paradise.

La grande "sfidante" di Indian

Imponente la presenza a VeronaFiere di Indian Motorcycle, che al Pad. 2 espone la gamma delle sue bicilindriche e svela al pubblico la più recente delle sue powercruiser. Si tratta della nuovissima Challenger, (“sfidante”), una bagger caratterizzata dalla ciclistica performante e soprattutto dall’imponente carenatura con gruppo ottico a LED, dotazione specifica per il turismo di lungo raggio. La Challenger vanta un impianto di infotainment con navigatore e sistema hi-fi da 100W con tecnologia Bluetooth, un sofisticato sistema di chiusura centralizzata e avviamento “keyless go” che mette al sicuro il tappo del serbatoio e le borse con un semplice transponder. Questa super tourer è spinta dal motore bicilindrico a V PowerPlus nell’inedita versione da quasi 1.800 cc, raffreddato a liquido e capace di 122 cv. A domare la potenza e la coppia massima pensa l’impianto frenante Brembo con pinze radiali, abbinato alla forcella a steli rovesciati. La Challenger sarà disponibile da febbraio presso i concessionari ufficiali.

Livree personalizzate per le Royal Enfield

Valentino Motor Company, l’importatore italiano Royal Enfield, ha scelto Verona come banco di prova per conoscere le reazioni del pubblico dinanzi alle novità proposte dalle oltre venti  Continental GT, Interceptor, Himalayan e Bullet, insieme agli accessori e all’abbigliamento dedicato. «Il nostro stand – spiega il responsabile relazione esterne, Cesare Carola – è suddiviso in tre aree tematiche. Da una parte i visitatori troveranno la gamma Royal Enfield di serie, divisa in quattro famiglie e accessoriata con parti speciali prelevate dal catalogo ricambi della Casa. Si aggiungono le sei versioni Special allestite direttamente da noi con livree inedite, alcune bicolore, fatte realizzare in occasione di MBE. Se il pubblico manifesterà apprezzamento, potrebbero diventare delle serie limitate proposte per il mercato italiano. Oltre agli accessori dedicati, queste special sono equipaggiate da un impianto di scarico Zard dedicato. Terza declinazione dell’esposizione Royal Enfiled è la factory special  Nought Tea, costruita dagli specialisti inglesi di Harris Performance su base Continental GT, con una serie di parti speciali che potrebbero approdare al catalogo degli accessori originali».

Artisti del tatto e iconografia Michelin

Buona la prima: l’arrivo di Michelin al MBE coincide con la presentazione dei nuovi pneumatici Commander III Cruiser e Commander III Custom. Il marchio francese è presente nel segmento da anni: dal 2008 è partner di Harley-Davidson e, fra gli altri, ha sviluppato uno pneumatico per la nuova LiveWire elettrica. Per tutta durata del MBE, nello stand Michelin del Pad. 4 i tre artisti Ermanno Crescini, Tommaso Edoardo Di Carlo e Mattia Frigo Pineda, del Life Tattoo Studio di Verona, dipingono sotto gli occhi degli appassionati tre tavole che, attraverso connessioni simboliche, legano l’iconografia del tatuaggio e le suggestioni custom alla celebre mascotte Bibendum e alla storia del marchio Michelin.

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