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Blocco dei veicoli Euro 4. Verona chiede al Governo una nuova proroga

«In questo momento di crisi ed emergenza sanitaria le priorità delle famiglie sono altre, la salute, il lavoro e la situazione economica, non certo il dover pensare a sostituire l’auto», ha detto il sindaco Federico Sboarina

Il Comune di Verona ancora in prima linea per ottenere la proroga alla circolazione degli euro 4 diesel. Prosegue anche in questi giorni l’impegno di Palazzo Barbieri per evitare che, dalla prossima settimana, ben 14 mila veicoli cittadini siano bloccati. Martedì mattina nel Tavolo Tecnico Zonale della Provincia l’assessore all’Ambiente ha ribadito la volontà dell’Amministrazione comunale, anche alla luce dei risultati degli ultimi mesi. Da ottobre a dicembre 2020, infatti, Verona è sempre rimasta verde per sforamenti consuecutivi al limite di Pm10. Nessuna allerta in città quindi, né arancione né tantomeno rossa, in linea con quanto successo negli ultimi tre anni. Il valore medio annuale complessivo delle due centraline di Borgo Milano e del Giarol, pari a 32 ug/mc, è conforme agli anni passati (32 ug/mc nel 2019, 31 ug/mc nel 2018, 32 ug/mc nel 2017) e sostanzialmente sotto il valore limite di 40 ug/mc richiesto dalla legislazione nazionale.
La battaglia per non bloccare gli euro 4 diesel è legata allo stato di emergenza sanitaria che impone la capenza ridotta dei bus e il divieto di assembramento, oltre alla crisi economica che sta colpendo le famiglie che sarebbero invece costrette a comprare l'auto nuova. La richiesta è già nelle mani del Ministro all’Ambiente, perché le Regioni del Bacino Padano (Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna) si sono unite nel chiedere al Governo di far slittare lo stop ai mezzi. Per Verona, riguarderebbe 14.109 automobili in città e 69.233 in tutta la provincia.

Si tratterebbe della terza proroga dal primo ottobre. Già a fine agosto 2020, dopo le richieste mosse dagli assessori dei capoluoghi veneti, il tavolo del Bacino Padano aveva rinviato al 1 gennaio 2021 il blocco. Scadenza rinviata poi fino al 10 gennaio.

«In questo momento di crisi ed emergenza sanitaria le priorità delle famiglie sono altre, la salute, il lavoro e la situazione economica, non certo il dover pensare a sostituire l’auto - spiega il sindaco Federico Sboarina - . È da agosto che ci battiamo a tutti i livelli istituzionali per rinviare il blocco degli euro 4 diesel. Continuiamo a farlo, interpellando il Governo, perché data l’emergenza creata dalla pandemia è inaccettabile chiedere un altro sacrificio ai cittadini. Ci sono tutte le motivazioni emergenziali per far slittare il blocco, inoltre i livelli di pm10 registrati in città da ottobre ad oggi sono nella norma. Fino ad ora abbiamo ottenuto due proroghe, faremo di tutto perché il divieto non scatti e si possa arrivare al 31 marzo».

«È da agosto che chiediamo in maniera unanime alla Regione di non bloccare gli euro 4 diesel - spiega l'assessore all'Ambiente Ilaria Segala -. Il Veneto si è attivato e insieme alle altre tre Regioni del Bacino Padano hanno scritto al ministro Costa per richiedere questa proroga. Nel frattempo il Comune di Verona ha continuato a portare avanti interventi strutturali per il contenimento dello smog. Dall’incremento di piste e corsie ciclabili, incentivando soprattutto gli studenti a spostarsi sulle due ruote, alla mitigazione ambientale. Con il progetto ‘Ridiamo un sorriso alla pianura padana’ abbiamo distribuito ai veronesi mille piante da posizionare in giardini e balconi privati per la riforestazione urbana. Alberi che vanno ad aggiungersi alle migliaia di piantumazioni effettuate dal Comune negli spazi pubblici. Abbiamo, inoltre, aumentato le colonnine per la ricarica di auto elettriche nell’ambito di Electrify Verona».

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