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Economia del dono: sulla passerella gli abiti usati del Bazar solidale

La sfilata-evento è stata programmata dalla Fondazione Fevoss Santa Toscana: «Chiediamo ancora ai veronesi di non gettare via e, anzi, donare abiti, scarpe, bigiotteria e accessori di valore, da uomo o da donna, che non usano»

Una sfilata-evento in cui abiti e accessori donati al Bazar solidale, inaugurato lo scorso ottobre in via Marconi 21, riprendono vita, regalando ai futuri acquirenti le stesse emozioni di chi li ha indossati la prima volta, magari in qualche occasione speciale o indimenticabile, anni fa.

È quella che ha in programma per l’inizio del nuovo anno Fondazione Fevoss Santa Toscana, che dopo anni di impegno nell’assistenza alla persona, esplora ora il campo dell’impresa sociale con operatori professionali che ispirano il loro operato ai valori cristiani e al concetto di economia del dono. E che in occasione della Giornata mondiale del dono, appunto, che si celebra martedì 3 dicembre, lancia un appello ai veronesi: «Nei primi due mesi di attività del Bazar abbiamo ricevuto molte donazioni di oggetti di antiquariato, vintage, modernariato nel settore arredamento e design, ma anche di abbigliamento: abiti da cerimonia, da sera, realizzati con tessuti o tagli sartoriali di pregio», spiega il presidente Alfredo Dal Corso. «Vestiti che hanno un forte valore affettivo per i benefattori, che li hanno ceduti dopo averli conservati gelosamente per anni, perché inutilizzati e relegati in qualche armadio o soffitta. Chiediamo ancora ai veronesi di non gettare via e, anzi, donare abiti, scarpe, bigiotteria e accessori di valore, da uomo o da donna, che non usano ma a cui tengono, che faremo sfilare e rimetteremo poi in vendita con un costo minimo di base che varierà a seconda della tipologia, dell’epoca, del materiale e dello stato di conservazione. Perché attraverso l’economia circolare e l’economia del dono come Fondazione Fevoss Santa Toscana facciamo bene al Pianeta, sostenendo il riciclo, e diamo lavoro a persone che provengono da realtà difficili, visto che i guadagni serviranno per dare a loro dignità lavorativa. Un modo, inoltre, di favorire l’incontro intergenerazionale valorizzando abilità artigianali che rischiano di essere fagocitate dalla globalizzazione, ma anche i ricordi del passato, il rispetto del presente e la speranza nel futuro».

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LA SFILATA - L’idea è venuta a Sara Cantù, fotografa, giovane volontaria della Fondazione Fevoss Santa Toscana, proprio osservando, da creativa, il valore degli abiti esposti nello showroom di via Marconi, 21. «Quale occasione migliore, per celebrare il loro valore, di una sfilata dove tutti i nostri benefattori saranno chiamati a partecipare come ospiti, con la possibilità di veder sfilare i capi di abbigliamento a cui sono così affezionati e che hanno donato, rendendo loro nuova vita?», dice. «Credo non ci sia nulla di più emozionante di vedere l’abito da cerimonia indossato in occasione del matrimonio della figlia o della sorella uscire finalmente dall’armadio-dimenticatoio per avere un nuovo futuro». Coerentemente con l’economia del dono, per il giorno della sfilata Fondazione Fevoss Santa Toscana cerca anche giovani modelle e modelli che si prestino gratuitamente, così come hair stylist, truccatori e sarti che si mettano in gioco offrendo, per l’evento, la propria professionalità.

COME DONARE - È sufficiente contattare il numero 320.2409712 o scrivere a info@fondazionefevoss.org: i volontari passeranno a ritirare gli oggetti messi a disposizione, che saranno allestiti nel negozio di via Marconi. Non ci sono limiti alle tipologie, purché si tratti di materiale in buono stato. E a due mesi dal via, Fondazione Fevoss Santa Toscana è impegnata anche in un nuovo progetto per far crescere la sartoria interna al Bazar Solidale. «La sartoria è finalmente operativa grazie a una nostra volontaria che presta servizio per riparazioni, orli, aggiustamenti d’abiti anche non acquistati nel Bazar», conclude Dal Corso. «Ci aspettiamo di aumentare il bacino di richieste e quindi finalmente di poter formare e dare lavoro alle persone meno fortunate».

La Fondazione cerca benefattori e donatori che rendano possibile realizzare la sua missione a favore della persona nel bisogno. Per donazioni: IBAN IT 18 L 05034 11711 0000 0000 7425, www.fondazionefevoss.org.

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