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Ambiente, lavoro e welfare. Nasce a Verona il "bazar solidale" di Fevoss

Il nuovo progetto della fondazione aprirà il 4 ottobre al civico 21 di via Marconi, dove tutti potranno donare ma anche acquistare: «Chissà quanti oggetti abbiamo in casa che non usiamo più ma che ci dispiace buttare»

Non un mercatino dell’usato, ma un luogo del dono, dove gli oggetti troveranno nuovi acquirenti, per un’economia circolare che darà lavoro a persone bisognose.

Il "bazar solidale" aprirà il 4 ottobre in via Marconi, 21. Si tratta dell’ultimo innovativo progetto della Fondazione Fevoss di Verona che, dopo anni di impegno nell’assistenza alla persona, esplora il campo dell’impresa sociale.

Tutti possono donare. È sufficiente contattare il numero 320 2409712 o scrivere a info@fondazionefevoss.org perché i volontari vengano a prendere gli oggetti messi a disposizione, che poi saranno allestiti nel negozio di via Marconi. Dall’antiquariato al modernariato, dal vintage al collezionismo, non ci sono vincoli per chi vuol donare, purchè si tratti di materiale in buono stato, pronto a trovare nuova vita grazie alla generosità dei cittadini.

Ciò permetterà non solo di innescare un circolo virtuoso rispettoso dell’ambiente con il riciclo degli oggetti, ma anche di dare un’opportunità di lavoro a persone svantaggiate o in difficoltà.

Tutti potranno anche acquistare. Gli oggetti esposti al bazar avranno un costo minimo di base che varierà dalla tipologia, dall’epoca, dal materiale e dallo stato di conservazione.

Saranno i volontari della Fevoss a gestire il negozio nel primo periodo, con l’obiettivo di inserirvi presto cittadini in condizioni di disagio e difficoltà, attraverso un percorso di crescita sociale e personale.

Il progetto, dall’importante valore sociale, è patrocinato dal Comune, sostenuto da Fondazione Cariverona e Banco BPM, e trova la collaborazione di Amia e Istituto Assistenza Anziani.

A presentarlo lunedì in municipio, l’assessore ai Servizi sociali Stefano Bertacco, insieme al presidente di Fondazione Fevoss Alfredo dal Corso. Presenti il vicepresidente Michele Romano, i presidenti di Amia Bruno Tacchella e dell’IASS Alessandro Cappiotti e numerosi volontari che operano in Fevoss.

«Chissà quanti oggetti abbiamo in casa che non usiamo più ma che ci dispiace buttare – ha detto Bertacco -. Questa è l’occasione per dare loro una nuova possibilità, contribuendo a fare del bene a chi ne ha più bisogno. Un’iniziativa nuova per Fevoss, che non smette di operare per il bene della comunità e che, sono certo, troverà il successo che merita».

«Ci lanciamo in questa nuova sfida, convinti che pubblico e privato insieme possano cambiare la mentalità e raggiungere risultati importanti - afferma Dal Corso -. Tanti i progetti in corso d’opera, tra cui un mercatino dell’usato a Veronetta, e l’apertura di un magazzino a Montorio dove raccogliere le donazioni».

«Un’iniziativa dal forte valore sociale, che unisce i temi del lavoro, del welfare e dell’ambiente – aggiunge Tacchella -. Amia appoggia la Fevoss anche formando gratuitamente persone come ex detenuti o ex tossicodipendenti che poi verranno inseriti nel mondo del lavoro».

Gli spazi di via Marconi sono concessi alla Fevoss in comodato gratuito dall’Istituto Assistenza Anziani. Così il presidente Cappiotti: «Proseguiamo con lo spirito di partecipare alla vita del territorio con nuove attività che si aggiungono a quelle dell’assistenza».

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