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Svolta "green" a Bardolino: bar e ristoranti guardano al "plastic free"

Al via la campagna di sensibilizzazione per sostituire stoviglie monouso con altre biodegradabili in tutti i locali del comune. A lanciarla è l’associazione “De Gustibus” e si parte dalle cannucce

Svolta plastic free tra i locali e ristoranti di Bardolino. Partirà in questi giorni la campagna di sensibilizzazione voluta e portata avanti dall’associazione “De Gustibus” per sostituire tutti i materiali monouso dei pubblici esercizi con altri di tipo biodegradabile. Basta, quindi, alle stoviglie di plastica dal forte impatto inquinante, per fare spazio a quelle prodotte in carta, cartone e tutti quei materiali completamente decomponibili in pochissimi mesi.
La prima fase di questa iniziativa, che gode del patrocinio del Comune di Bardolino, è già partita con l’acquisto da parte dell’associazione che riunisce bar e ristoranti del comune gardesano, di cannucce completamente biodegradabili, che verranno poi consegnate gratuitamente a tutti i soci per testarle e scegliere quella più funzionale a seconda del prodotto servito: «Il nostro intento è quello di far conoscere a tutti i nostri associati che ci sono delle alternative valide alla plastica – ha spiegato Giorgio Sala, presidente dell’associazione De Gustibus – e che oltre ad un aspetto normativo che porterebbe alla sua eliminazione tra qualche anno, c’è da prendere seriamente in considerazione tutta una parte etica e di salvaguardia del territorio che passa attraverso queste piccole ma significative prese di posizione. Bardolino su questo potrebbe essere un esempio anche per gli altri paesi del Lago di Garda».
L’associazione De Gustibus, che conta oltre 60 associati tra Bardolino, Cisano e Calmasino, è nata nel 2008 con lo scopo di riunire periodicamente i titolari di queste attività creando un confronto che porti al perseguimento della qualità nei servizi di ristorazione bardolinesi: «Unitamente al kit i nostri soci riceveranno anche una lettera accompagnatoria che spiegherà tutti i vantaggi nell’adozione di questi nuovi materiali – ha proseguito Giorgio Sala – ma sono sicuro che non ci sarà bisogno di tante parole, perché il tema è importante e di stretta attualità. Non vogliamo obbligare nessuno, sia chiaro, ma auspichiamo che questa sensibilizzazione porti poi tutti ad adottare questi nuovi materiali».
La prossima fase sarà quella di individuare tutte le altre tipologie di stoviglie monouso maggiormente utilizzate e fornire anche in questo caso delle alternative valide: «Siamo partiti dalle cannucce perché è l’unica cosa monouso che tutti usano, dal bar alla gelateria, dal ristorante alla pizzeria – ha concluso Sala – auspicando di continuare con altri tipi di vettovaglie».

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