rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Attualità San Zeno / Corso Castelvecchio

Dubbi sul bando del direttore dei Musei Civici, Ferrari: «Sul metodo e non sul merito»

L'assessore ha spiegato i contenuti delle interrogazioni presentate quando era consigliere di minoranza: «Niente di personale e nessun dubbio su legittimità e correttezza del concorso, semmai sulla scelta delle modalità»

Dubbi sul metodo e non sul merito. L'assessore del Comune di Verona Tommaso Ferrari ha precisato i contenuti delle due interrogazioni da lui presentate quando era consigliere comunale di minoranza. Interrogazioni sul bando di selezione pubblica effettuata la scorsa primavera per trovare il nuovo direttore dei Musei Civici di Verona.
Quel bando e quindi anche le due interrogazioni sono tornati d'attualità in questi giorni, visto che mercoledì 2 novembre i militari della guardia di finanza sono entrati in municipio per ottenere tutta la documentazione riguardante la selezione pubblica terminata con la vittoria dell'attuale direttrice dei Musei Civici Francesca Rossi. Una vittoria su cui aleggiano i dubbi di una scorrettezza. Si sospetta, infatti, che il bando fosse stato scritto proprio per far vincere Francesca Rossi.
Tommaso Ferrari, però, non voleva esprimere questi sospetti. «La mia interpellanza non aveva nulla di personale e non sollevava dubbi sulla legittimità e correttezza del concorso, semmai si interrogava sulla scelta delle modalità, quindi era di natura politica - ha spiegato l'ex consigliere oggi assessore - Avevo ritenuto giusto sollevare dei dubbi sul bando di selezione pubblica parchè ritenevo che non fosse orientato ad attrarre una vasta platea di concorrenti qualificati provenienti anche da fuori città. Anzi, alcuni dei requisiti richiesti sembravano impostati proprio per restringere la possibilità di candidature esterne. Oltre al fatto che non era chiaro quali azioni il Comune avesse intrapreso per dare la massima visibilità nazionale ed internazionale ad un bando di grande importanza per il futuro della cultura e dell’arte veronese. Del resto nel nostro Paese è sempre più diffusa la tendenza di assegnare incarichi a tempo determinato triennali o quadriennali, per garantire l’avvicendarsi di figure di questo livello. Quindi ribadisco che si era trattato di un'interpellanza fatta né sulla professionista Francesca Rossi né su alcuna scorrettezza, ma semmai sul metodo».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dubbi sul bando del direttore dei Musei Civici, Ferrari: «Sul metodo e non sul merito»

VeronaSera è in caricamento