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Il Bacanal stila il bilancio dell'ultima sfilata e volge lo sguardo alla 490^ edizione

L’ipotesi per il 2020 è quella di tornare a dividere il corteo in due parti

Tempo di bilanci per il 489° Bacanal del Gnoco, ma anche di programmazione. L’obiettivo per la prossima edizione è chiaro: la sfilata del venerdì gnocolar, l’unica in Italia ad essere lunga ben 7 chilometri, dovrà essere ancor più fluida e di maggior qualità. Ecco perché l’ipotesi per il 2020 è quella di tornare a dividere il corteo in due parti: davanti tutte le maschere storiche a piedi e a cavallo insieme alle bande, dietro i carri. Con un momento dedicato alle coreografie direttamente in piazza San Zeno, in modo da evitare interruzioni tra un gruppo e l’altro. Ma anche contenimento dei decibel e cronoprogramma certo della sfilata, suddiviso per punti di passaggio.

Carnevale di Verona: le foto dal 489° Bacanal del Gnoco

Idee che emergono dopo i risultati di quest’anno, con un’edizione del Venerdì gnocolar più spedita rispetto alle stagioni passate. Un’ora in meno di corteo a fronte di una partecipazione stimata di 80 mila persone; e 4 quintali di gnocchi consumati in piazza Bra. Questi i numeri della giornata clou del carnevale veronese, partito ad inizio febbraio con la partecipata elezione del Sire, che ha visto a San Zeno ben 7 mila votanti. E poi circa 700 persone in Gran Guardia per l’incoronazione ufficiale e 300 studenti per la giornata sulla storia della maschera scaligera. Numerose le feste e le sfilate che si sono tenute in tutta la città, anche nei quartieri che tradizionalmente non hanno una maschera. Ben 324 le uscite del Papà del Gnoco fatte fino ad oggi. Oltre 11 i quintali di gnocchi distribuiti nei mercati, per un totale di 6 mila e 700 piatti, 1.500 in più dello scorso anno. E poi grande affluenza al Villaggio del Carnevale dove si sono alternati gruppi musicali, mercatini dell’artigianato e dell’antiquariato, mostre, maschere e concorsi, registrando il passaggio di circa 20 mila persone. E per finire il “Magnifico Convivio”, la festa in maschera in Gran Guardia che ha registrato 300 partecipanti, alcuni dei quali provenienti da Russia, Olanda, Germania e Bahia.

I numeri di quest’anno e i progetti per il prossimo sono stati illustrati questa mattina dall’assessore alle Manifestazioni Filippo Rando, insieme al presidente del Bacanal del Gnoco Valerio Corradi e al direttore artistico Antonio Giarola. Ovviamente presente anche il Papà del Gnoco. «È stata una edizione particolarmente sentita e seguita da tutti i veronesi, – ha detto l'assessore Rando - avvincente fin dall’elezione del sire. Un plauso va a tutto il comitato del Bacanal del Gnoco, agli altri 27 comitati rionali e ai tantissimi volontari che hanno collaborato affinchè tutto riuscisse al meglio. Iniziamo a lavorare subito per l’edizione 490 e per il bene di una delle tradizioni più importanti di Verona».

«Il carnevale veronese è una festa popolare e tale deve rimanere – ha spiegato Corradi -, ma vogliamo sia anche un volano importante per il turismo, per questo puntiamo a far crescere la qualità di tutta la manifestazione. Il primo obiettivo per ora è quello di riproporre nel mese di maggio di quest’anno la sfilata notturna con i carri illuminati».

«Sono già tante le idee per il prossimo anno – ha concluso Giarola -, anche per attirare l’attenzione di una platea internazionale. L’obiettivo è quello di preservare la storicità e l’origine della manifestazione, proponendo però degli eventi di qualità che rendano ancor più grande il nostro carnevale. Così come educare le persone al sano divertimento e al rispetto delle regole». 

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