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Autovelox di Pai, interrogazione in Parlamento: «È effettivamente omologato?»

L'ha presentata la deputata Alessia Ambrosi, anche lei tra i tantissimi multati. «Sono state effettuate analisi sull'incidentalità negli ultimi cinque anni nel tratto in cui è stato posizionato l'autovelox?»

La sua battaglia andrà avanti fino al raggiungimento di questo obiettivo: «Faremo staccare la spina e lo faremo rimuovere da quel palo». La battaglia è contro l'autovelox che nell'agosto scorso è stato installato sulla Gardesana dal Comune di Torri del Benaco, all'altezza della frazione di Pai. E a condurla è Altvelox, la struttura tecnico legale dell'associazione di consumatori Migliore Tutela, la quale ha trovato un'alleata in Parlamento. È la deputata Alessia Ambrosi, veronese di nascita ma ormai trentina a tutti gli effetti. La parlamentare di Fratelli d'Italia è stata eletto in Trentino, ma ha lo stesso presentato un'interrogazione sull'autovelox di Pai.

Il rilevatore di velocità è al centro di una grande protesta per l'eccessivo numero di multe elevato. Nei primi due mesi e mezzo di attività, ad esempio, avrebbe irrogato più di 14mila sanzioni. E tra gli automobilisti sanzionati ci sono veronesi, trentini ed anche la deputata Ambrosi, che alla Camera ha presentato un'interrogazione a risposta in commissione rivolgendola a tre ministeri: Ministero dell'interno, Ministero delle imprese e del made in Italy e Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Per Alessia Ambrosi, l'autovelox di Pai «sta penalizzando fortemente i residenti dei comuni limitrofi, per la maggior parte lavoratori pendolari, che percorrono quotidianamente la Gardesana». E sempre nell'interrogazione della deputata si legge: «La Gardesana non possiede i requisiti previsti dalla vigente normativa, considerato che l'installazione degli autovelox fissi è consentita soltanto lungo le cosiddette «strade a scorrimento», ovvero carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici. E gli autovelox fissi possono essere autorizzati dalla Prefettura esclusivamente a seguito di un sopralluogo e soltanto previa dimostrazione che la strada sia effettivamente considerata pericolosa per l'incolumità degli automobilisti».
Per questo Alessa Ambrosi ha chiesto ai Ministeri competenti «se siano state effettuate analisi sull'incidentalità negli ultimi cinque anni nel tratto in cui è stato posizionato l'autovelox e se l'autovelox installato risulti essere effettivamente omologato».

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