rotate-mobile
Domenica, 26 Marzo 2023
Attualità Centro storico / Piazza Bra

Cinghiali abbattuti, autoconsumo consentito a controllori e cacciatori

La Regione Veneto ha chiarito che anche gli operatori autorizzati al prelievo nell'ambito del piano di controllo sono autorizzati a gestire in proprio la carcassa, senza obbligo di conferirla ai macelli autorizzati

Le carcasse dei cinghiali abbattuti nel territorio regionale del Veneto possono essere destinate all'autoconsumo: anche i controllori, cioè gli operatori autorizzati al prelievo del cinghiale nell'ambito del piano regionale di controllo, sono autorizzati al pari dei cacciatori a gestire in proprio la carcassa, senza obbligo di conferirla ai macelli autorizzati e di affrontare i relativi oneri per l'ispezione veterinaria.

A chiarire la parificazione di trattamento tra prede dei cacciatori e capi abbattuti nelle azioni di controllo è la Regione Veneto, interpellata dalle associazioni di categoria e dall'Ulss 2 Marca Trevigiana. Un chiarimento che anticipa le nuove linee guida in materia di selvaggina selvatica presentate dal Ministero della salute lo scorso anno. La Regione, quindi, informa Ulss, polizie provinciali e le associazioni venatorie che «il cacciatore che abbia abbattuto un cinghiale nell'ambito del piano di gestione e controllo può utilizzarne la carcassa per l'autoconsumo, senza transitare per un macello autorizzato».

Al momento non sussistono motivi sanitari o di sicurezza alimentare per giustificare una diversa modalità di gestione delle carcasse dei capi cacciati, dato che sia i cacciatori sia i controllori svolgono la medesima attiva di caccia.
La sicurezza alimentare è comunque obiettivo prioritario e resta garantita. Le nuove disposizioni chiariscono che l'autoconsumo, indipendentemente dalle modalità di abbattimento, è possibile nella misura di un capo per ogni cacciatore o operatore e verrà sospeso qualora si verifichino situazioni di emergenza epidemica. Inoltre, le Ulss saranno coinvolte nella formazione dei cacciatori e dei controllori nelle competenze relative a igiene delle carni e malattie degli animali, e si richiede il rispetto da parte di tutti gli operatori degli obblighi in materia di identificazione e tracciabilità delle carni, l'impegno a prevenire ogni forma di zoonosi, l'obbligo dell'analisi delle carni per la ricerca del parassita della trichinella, nonché il rispetto della normativa vigente in materia di smaltimento dei sottoprodotti.

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cinghiali abbattuti, autoconsumo consentito a controllori e cacciatori

VeronaSera è in caricamento