Tari, arrivano le nuove tariffe per il 2023 a Verona (e non saranno al ribasso). Introdotta la rateizzazione anche bancaria
Da Palazzo Barbieri fanno sapere che «per legge il Comune non può intervenire con fondi propri per calmierare i rincari, tuttavia l’amministrazione ha potuto indicare l’introduzione della rateizzazione del pagamento anche attraverso conto bancario»
«Per l’anno 2023 la tassa sui rifiuti subirà un aumento complessivo del 4,68 per cento su tutte le utenze». Lo annuncia una nota del Comune di Verona, nella quale viene poi specificato che quelle domestiche «costeranno il 3,65 per cento in più rispetto al 2022», mentre quelle non domestiche subiranno un rincaro pari al «5,67 per cento» in più. Tutto questo, secondo quanto evidenziato nella nota odierna di Palazzo Barbieri, sarebbe «su richiesta di Amia per la copertura dei maggiori costi per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti esposti nel Piano Finanziario 2023».
Il Comune di Verona, durante quella che viene definita la «fase transitoria di passaggio che entro giugno vedrà completata la trasformazione di Amia nella New Co AmiaVr in house», fa sapere di non poter far altro che «prendere atto del piano presentato dalla municipalizzata e approvare la nuova determinazione delle tariffe». Queste ultime, viene specificato da Palazzo Barbieri, saranno quindi «inviate all’esame del Consiglio comunale insieme alla delibera per l’approvazione da parte del Consiglio di bacino delle richieste legate alla tassa sui rifiuti».
Stando alle cifre riportate nella nota del Comune di Verona, l’aumento delle tariffe varrebbe «circa 1.600.000 euro, su un totale di 52.600 000 del costo del servizi». Da parte di Palazzo Barbieri, inoltre, viene evidenziato che «il piano presentato da Amia prevede una riduzione tariffaria per i prossimi due anni che dovrebbe diminuire l’importo totale di 500 mila euro». Sempre in base a ciò che emerge nella comunicazione di oggi, risulterebbero «confermate le agevolazioni su alcune tipologie di utenze, come le scuole e gli edifici commerciali di grandi dimensioni», mentre viene annunciata anche una novità, ovvero l'introduzione della «possibilità di rateizzare i pagamenti con domiciliazione bancaria per abbattere i costi di commissione».
Bertucco: «Aumenti frutto anche di mancate scelte nel passato»
In merito alle nuove tariffe per la Tari del 2023, è intervenuto quest'oggi anche l'assessore al bilancio del Comune di Verona Michele Bertucco: «Un aumento che risente sicuramente della difficile situazione economica che ha interessato anche le aziende pubbliche, ma che è anche frutto di mancate scelte fatte nel passato. Siamo l’ultima città del Veneto per raccolta differenziata, - ha spiegato l’assessore Bertucco - sotto il 50 per cento quando la legge prevede il 65 per cento al 2021 e il 76 per cento nel 2030. Gli investimenti sono rimasti fermi e ciò ha portato a questa richiesta di aumento tariffario che deve essere coperto per legge dalle aziende e dai cittadini».
Per quanto riguarda la prossima trasformazione di Amia in Amia Vr, l’assessore Bertucco ha sottolineato la volontà di «sostenere da subito la nuova azienda e la qualità dei servizi erogati», motivo per il quale, subito dopo la costituzione, viene annunciato che «si procederà ad un aumento di capitale con 4 milioni di euro che saranno prelevati dall’avanzo di bilancio». Quest'oggi è poi intervenuta anche l’assessora alle politiche sociali Luisa Ceni: «Abbiamo ripristinato la possibilità di rateizzare i pagamenti della Tari in tre scadenze, il 15 settembre, 15 novembre e 15 dicembre. E per abbattere le spese di riscossione, - ha concluso l'assessora - c’è anche la possibilità di pagare attraverso la domiciliazione bancaria».