rotate-mobile
Attualità

Aumentato il consumo di alcol nel 40% della popolazione durante la pandemia di Covid-19

L'Ulss 9 Scaligera lancia l'allarme sulla base dei dati raccolti dalla Fondazione Umberto Veronesi e lancia una campagna per cercare di arginare il fenomeno

Aprile è il mese dedicato alla sensibilizzazione sui problemi legati al consumo di bevande alcoliche. Un tema più che mai attuale, perché la pandemia di Covid- 19 sta esercitando un’influenza significativa sul consumo di bevande alcoliche. Le preoccupazioni per la salute propria e dei propri cari, infatti, unite alle conseguenze economiche e alle restrizioni alle libertà di movimento e socializzazione, incidono negativamente sul benessere mentale ed emotivo, come riferisce l'Ulss 9 Scaligera. Diverse analisi condotte in questi mesi descrivono un significativo aumento dei livelli di depressione e ansia, soprattutto nelle fasce di popolazione più fragili psicologicamente, fra cui gli adolescenti.

I falsi luoghi comuni e la disinformazione secondo cui l’alcol sarebbe una panacea in grado di alleviare lo stress, migliorare l’umore o addirittura proteggere dal coronavirus, così come i cambiamenti nelle abitudini di vita, sono fattori che spiegano l’aumento della frequenza dei consumi di bevande alcoliche registrato nel 40% circa della popolazione dall’inizio della pandemia, secondo i dati diffusi dalla Fondazione Umberto Veronesi. Un incremento che potrebbe tradursi, nel breve periodo, in una moltiplicazione degli episodi di intossicazione acuta e delle problematiche associate (accessi al Pronto Soccorso per coma etilico o per traumi da incidente stradale o infortunio, aggressioni, maltrattamenti e violenze domestiche, abusi sessuali) e nel lungo periodo in una maggior incidenza delle patologie alcol correlate (cirrosi epatica, pancreatiti, neoplasie, malattie cardiovascolari).

Per fornire una corretta informazione che aiuti le persone ad essere maggiormente consapevoli dei rischi per poter fare scelte ragionate e responsabili, l'UOC Dipendenze di Verona e l'UOSD Alcologia e Dipendenze dell’Ulss 9 Scaligera, in collaborazione con l’Unità Operativa Complessa di Bussolengo e Legnago, hanno realizzato un manifesto che sarà affisso presso gli ospedali e i Distretti e un volantino che sarà inviato a scuole, Comuni, Gruppi di auto aiuto, anche per la divulgazione attraverso i canali social. Nel mese di aprile, presso le sedi Ser.D dei Distretti 3 e 4 verrà organizzato un momento di counseling informativo da parte degli educatori professionali e verrà inoltre distribuito un “pacchetto di sensibilizzazione” contenente alcoltest monouso e volantini informativi. Prosegue inoltre la collaborazione con numerosi istituti scolastici, tra cui l’Istituto Alberghiero L. Carnacina, il Liceo G.Cotta, l’Istituto G.Medici, Enaip di Porto di Legnago, G. Giorgi di Bovolone e gli istituti secondari di primo grado del territorio.

Per ricevere aiuto nel modificare le proprie abitudini di consumo è possibile rivolgersi ai servizi pubblici che si occupano di problemi alcolcorrelati o alle associazioni che offrono supporto attraverso i gruppi di auto-mutuo aiuto:

  • UOSD Alcologia e Dipendenze – Presidio Ospedaliero Marzana – 045 807547.
  • SerD Bussolengo – Vicolo Rivolti 30 – 045 6712529.
  • SerD Legnago – Viale Luigi Cadorna 3 – 0442 24411.
  • SerD Soave – Via Don Minzoni 15 – 045 6138738.
  • SerD Villafranca – Via Luigi Fantoni 22 – 045 6305926.
  • SerD Zevio – Via Chiarenzi 2 – 045 6068221.
  • Associazione Club Alcologici Territoriali (ACAT) – 340 3462619.
  • Alcolisti Anonimi (AA) e Al-Anon – 045 501367. 

Prevenzione alcologica 2021 3.0_page-0001 (1)-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aumentato il consumo di alcol nel 40% della popolazione durante la pandemia di Covid-19

VeronaSera è in caricamento