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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Filt Cgil: «Atv vuole far pagare il caro-benzina ai lavoratori, sarà sciopero»

Il sindacato ha riferito che l'azienda vuole disdire il contratto integrativo a partire dal prossimo anno. «L'impatto sarà negativo sulle condizioni di lavoro e sui salari, che in questo modo verranno tagliati anche del 30%»

Da oggi, 3 ottobre, il sindacato Filt Cgil di Verona ha messo in moto tutte le procedure previste per arrivare quanto prima alla proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori di Atv. E se non ci sarà un cambio di rotta da parte dell'azienda, il passo successivo sarà lo sciopero.

La motivazione è stata spiegata da Silvano Danieli di Filt Cgil Verona e dal segretario generale del sindacato scaligero Alessandro Poles. I due hanno riferito la formale decisione da parte del direttore generale di Atv Stefano Zaninelli di disdire il contratto integrativo aziendale a partire dall'1 gennaio 2023. «Una decisione assurda e forse strumentale, destinata nel breve periodo ad avere un impatto fortemente negativo sulle condizioni di lavoro e sui salari, che in questo modo verranno tagliati anche del 30% - hanno commentato Poles e Danieli - Ciò rende il ricorso allo sciopero una scelta inevitabile».

Il contratto integrativo di Atv si rinnova automaticamente ogni cinque anni, salvo diversa comunicazione di una delle parti. E la diversa comunicazione è arrivata in modo unilaterale dai vertici dell'azienda. La decisione di disdire il contratto sembra infatti essere stata presa dal consiglio di amministrazione. E la breve trattativa intavolata con i rappresentanti dei lavoratori non ha fatto cambiare idea né al direttore Zaninelli né al presidente Massimo Bettarello. «È inaccettabile che una azienda pubblica posseduta dal Comune di Verona per il 50%, che macina milioni di euro di utili e che non ha mai smesso di far profitti neanche negli anni bui della pandemia, possa anche solo pensare di scaricare sui lavoratori i costi della nuova congiuntura economica - hanno concluso i due sindacalisti di Filt Cgil Verona - Tutti conosciamo le difficoltà relative all'aumento dei costi dei carburanti, ma è assurdo pensare di farle pagare ai lavoratori. Pertanto metteremo in campo ogni iniziativa utile a fare in modo che ciò non accada. Nella nostra azione chiederemo anche il sostegno e la solidarietà dell’utenza perché un ulteriore taglio dei salari significa peggiorare la già grave carenza di autisti con ovvie conseguenze negative sulla qualità del servizio».

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