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Sboarina all'assemblea di Federfarma: «Sulle farmacie ho sempre potuto contare»

Il sindaco è stato ospite all'assemblea annuale dell'associazione che riunisce 260 farmacie territoriali. La presidente Vecchioni: «Siamo riusciti a mantenere la barra dritta diventato indispensabile punto di riferimento sanitario per la comunità»

«Un 2021 per certi aspetti ancora più difficile dell’anno precedente, quando siamo stati travolti dalla pandemia e nonostante lo smarrimento generale siamo riusciti a mantenere la barra dritta diventato indispensabile punto di riferimento sanitario per la comunità». Ha esordito così Elena Vecchioni, presidente delle 260 farmacie territoriali di Federfarma Verona, aprendo l'assemblea annuale tornata di nuovo in presenza e svoltasi nella sala convegni dell'Ordine degli architetti di Verona.

Ospite il sindaco Federico Sboarina. «Nel più tragico dei momenti, quando tutto era davvero buio e i corridoi di Palazzo Barbieri deserti, sentivo fortissimo il peso della responsabilità nei confronti della salute dei miei concittadini che erano atterriti. Sapevo che da solo non ce l’avrei mai fatta e che l’arma vincente sarebbe stata la sinergia - ha ricordato Sboarina - E sulle farmacie ho sempre potuto contare. Per questo motivo le ringrazio, profondamente. La loro presenza, le luci accese, la porta che si apriva, i professionisti che in maniera impeccabile ci hanno donato la percezione che la "normalità" di cui il cittadino aveva un estremo bisogno, sarebbe tornata. Se mi guardo indietro e penso all’inizio di questa lotta provo un grande senso di solitudine e subito dopo a rasserenarmi la certezza che si è rafforzato in tutti noi il sentimento di comunità. Insieme ce la faremo, ce la stiamo facendo grazie anche alle farmacie che il territorio non l’hanno mai abbandonato. Nemmeno per un giorno».

«La seconda, la terza e la quarta ondata pandemica ci hanno messo a dura prova, la stanchezza si è fatta sentire, ma non lo abbiamo fatto vedere e i battenti della farmacia sono sempre rimasti aperti - ha proseguito Elena Vecchioni -. Uno dei punti di forza del nostro sindacato è stata la comunicazione costante e capillare, giorno e notte, con tutti i nostri associati che dovevano e devono ancora oggi andare avanti uniti, sempre pronti ad incrementare i servizi e le prestazioni sanitarie alla popolazione. Il farmacista come operatore sanitario a tutti gli effetti esegue vaccinazioni e tamponi, ma è parte integrante della sanità pubblica anche quando, aiuta soprattutto le categorie deboli. In piena sintonia con Federfarma nazionale e regionale, in questi lungi mesi le farmacie non hanno urlato, ma proposto ed eseguito le indicazioni ministeriali stando sempre, con coerenza, vicino alla gente. Si sono formate e aggiornate professionalmente, hanno intensificato i rapporti con i sindaci di tutta la provincia per marciare insieme. Perché siamo stati in guerra. E ancora non è finita. Ringrazio il consiglio direttivo, i collaboratori della farmacia e tutti coloro che a vario livello lavorano con Federfarma Verona perché è stato un grande e ciclopico lavoro di squadra del quale il pubblico vede solo l’apice. Accanto a tutti i servizi innovativi che hanno di fatto traghettato la farmacia nel futuro, appena le circostanze ce lo hanno permesso abbiamo ricominciato a fare prevenzione nei grandi eventi di piazza legati ad esempio alla lotta contro l’ictus cerebrale e la fibrillazione atriale, mantenendo invece sempre attivo in farmacia lo screening colon retto insieme all'Ulss 9 Scaligera, per incentivare i controlli, consci di quanto siano drammatici gli esisti della cosiddetta "sanità sospesa". Durante il periodo più nero, le farmacie sono state al fianco dei cittadini sordi con la promozione delle mascherine trasparenti e di una cultura dell’accoglienza anche nei confronti dei ragazzi affetti da autismo, non hanno mai abbandonato il Progetto Mimosa contro la violenza sulle donne, il sostegno all’Ant (associazione nazionale tumori), la partecipazione all'iniziativa "67 Colonne per l’Arena di Verona", la "Giornata di Raccolta del Farmaco", "In Farmacia per i Bambini" e molto altro ancora senza mai tralasciare la fondamentale dispensazione del farmaco. Abbiamo costruito una strategia rivelatasi vincente visto l'ampio consenso della popolazione e delle istituzioni che contano sempre di più sulle potenzialità della farmacia. Nulla è stato lasciato al caso e in questo terribile periodo storico sono orgogliosa di poter affermare che le farmacie sono cresciute insieme ai cittadini e i loro ringraziamenti sinceri illuminano, oggi più che mai, le nostre intense giornate».

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