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Palazzo Bocca Trezza, ascolto del quartiere per funzioni e destinatari degli spazi

I lavori di riqualificazione termineranno nel 2024, ma il Comune vuole far partire presto una fase «coinvolgimento delle associazioni attive a Veronetta» per ridare vita al complesso

Comincerà presto il processo di co-progettazione che porterà a individuare le funzioni e i destinatari degli spazi rinnovati di Palazzo Bocca Trezza, una volta conclusa la riqualificazione che è iniziata a fine agosto del 2022. È quanto è emerso ieri, 17 gennaio, dalla riunione della quarta commissione (qui il video) del consiglio comunale di Verona, quella che si occupa di urbanistica, edilizia, lavori pubblici e infrastrutture.

Gli spazi interni di Palazzo Bocca Trezza potranno dunque essere riempiti da uffici comunali, ma anche attività culturali e artistiche. E potranno anche ospitare associazioni del quartiere. Il restauro del palazzo monumentale si inserisce infatti nel più ampio progetto di rigenerazione di Veronetta. La riqualificazione del complesso porterà alla riconversione degli ambienti, che dovranno ospitare funzioni pubbliche e a servizio della cittadinanza. L'importo dell'intervento è pari a 11 milioni di euro e la conclusione dei lavori è prevista entro la fine di novembre del 2024. Inoltre, in caso di ulteriori finanziamenti, è contemplata anche la sistemazione del giardino per un costo stimato di circa 670mila euro.

«Caratteristica peculiare è il percorso di co-progettazione che ha guidato l'intervento e che ha come scopo quello di riunire in un'unica grande destinazione d'uso tutte le istanze sociali emerse nella fase iniziale del progetto. Il nostro obiettivo è avviare il prima possibile questa fase di ascolto del territorio con il coinvolgimento delle associazioni attive nel quartiere di Veronetta», ha commentato il presidente della commissione Pietro Trincanato.

Intanto, durante la riunione della commessione di ieri è stato approfondito il progetto che riguarda il complesso cinquecentesco di Via XX Settembre, oggetto di un intervento di restauro che porterà al recupero degli spazi e alla loro rifunzionalizzazione, dopo decenni di abbandono. All'incontro hanno partecipato gli architetti del Comune Raffaella Gianello e Guido Paloschi e l'architetto Giovanni Castiglioni di Acme Studio, componente del raggruppamento temporaneo di professionisti che ha curato il progetto definitivo ed esecutivo e ora si sta occupando della direzione dei lavori.

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