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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Arti di strada, il Consiglio comunale di Verona rinvia la discussione sul regolamento

Dopo un'accesa discussione tra maggioranza ed opposizione, giovedì sera il documento è stato rinviato in vista di un ulteriore approfondimento tecnico nella commissione competente

Il nuovo regolamento per la disciplina dell’esercizio delle arti di strada nel territorio del Comune di Verona è stato al centro del Consglio comunale di giovedì sera. Ad illustrare il documento all'aula è stato il consigliere di Traguardi Giacomo Cona, che insieme ai consiglieri Alberto Falezza (PD), Chiara Stella (Traguardi) e Claudio Bassi (Damiano Tommasi Sindaco) è il firmatario della delibera consiliare.

«Gli spettacoli di strada sono considerati, in numerose città italiane ed europee, grande attrattiva culturale, turistica ed economica – ha spiegato il consigliere comunale Giacomo Cona -. Importanti Comuni italiani, come quello di Milano, che ha ormai da anni adottato un regolamento avanzato che prevede la mappatura delle postazioni in cui è possibile esibirsi e l’utilizzo di una piattaforma online dove registrarsi con facilità, ma anche Firenze, Bologna, Torino, Ferrara, Trieste, Brescia, Ravenna, Padova e numerosi altri, hanno impiegato provvedimenti volti a semplificare e ampliare la possibilità di esibirsi in spettacoli di strada. L'arte di strada contribuisce ad ampliare l'offerta turistica e culturale della città e, pertanto, il Comune dichiara il proprio territorio ospitale verso queste forme di espressione artistica. Pertanto l'Amministrazione comunale intende promuovere le attività dell'arte di strada attraverso l'organizzazione di iniziative ad essa espressamente dedicate, come concerti, esibizioni, rassegne e festival, valorizzandone il carattere artistico e professionale, la qualità, la ricerca di nuove proposte, gli elementi di attrattività turistica e culturale e sostenendo, attraverso l'adozione di tutti gli strumenti organizzativi e finanziari, progetti di creazione e formazione artistica sul territorio comunale».

Dopo un’accesa discussione tra minoranza e maggioranza, il documento è stato rinviato in vista di un ulteriore approfondimento tecnico nella commissione competente, con l’obiettivo di giungere entro la prossima settimana al suo riesame e approvazione in aula.

Con 30 voti favorevoli, è stata approvata all’unanimità la surroga del consigliere Marco Padovani, dimissionario, con Maddalena Morgante (FDI). «Non vi nascondo l'emozione nel prendere la parola oggi, in questa aula, dove mio nonno Valentino Perdonà iniziò nei primi anni cinquanta la sua carriera politica. È un privilegio per me servire la mia città. Il mio impegno sarà per il bene di Verona, qui come a Roma, e per la difesa di quei valori non negoziabili che vedo oggi minacciati: la famiglia naturale, la sacralità della maternità, la difesa di tutte le vite. Vedo cedimenti gravi alle teorie gender che hanno portato a polemiche col governo ed a divisioni nella nostra comunità. Lavorerò per difendere le politiche per la famiglia ed oggi, come primo atto, deposito una mozione per il sostegno alle maternità, soprattutto quelle difficili».

Approvato all’unanimità, con 27 voti favorevoli, l’ordine del giorno per l’adesione del Comune di Verona alla Carta Europea per l’Uguaglianza tra Uomini e Donne nella vita locale e regionale. Il documento è stato illustrato in aula dalla consigliera comunale (Pd) Alessia Rotta, prima firmataria. «Tale documento – ha spiegato Alessia Rotta – in attuazione al principio di sussidiarietà, si rivolge agli Enti locali e regionali d’Europa, con l’obiettivo di introdurre la parità di genere nella vita di tutti, per l’uguaglianza tra donne e uomini».

Il Consiglio comunale si è aperto con la commemorazione dell’ex consigliere e vicesindaco Benito Pavoni – in carica nell’Amministrazione dal 1985 al 1988, deceduto lo scorso 7 maggio. A ricordarlo è stato l’onorevole Angelo Cresco.

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