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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Nuovo presidente per Ance Verona: Pmi, green e anziani le nuove sfide

Sarà Carlo Triestini a guidare l'associazione per il prossimo triennio: "Nino Serpelloni sarà sempre di esempio per me nello svolgere il ruolo che da oggi vado a ricoprire, ma bisogna saper far fronte alle difficoltà con nuovi approcci"

Carlo Trestini è il nuovo presidente di Ance Verona, e sarà guida dell’associazione assieme al rinnovato comitato direttivo per il triennio 2018-2021.
Il geometra, socio della Caltran Giovanni Battista srl, presidente nazionale della Commissione delle casse edili italiane e già presidente della cassa edile di Verona, è stato eletto all’unanimità dall’assemblea annuale, che ha avuto luogo Venerdì 25 Maggio alla tenuta Monteci di Pescantina. E’ stata presentata e approvata anche la squadra del Presidente che lo affiancherà per i prossimi tre anni: Andrea Allegri, Pietro Aloisi, Damiano Bellè, Renzo Cacciatori, Andrea Fedrigo, Alberto Guerra, Attilio Lonardi, Luca Mantovani, Marco Perizzolo e Antonio Savio. Nella squadra del Presidente entrano a far parte del Consiglio Direttivo i neo eletti delegati di zona: Michele Mozzo e Maurizio Sartori (zona 1), Marco Casari (zona2), Antonio Ruffo (zona 3), Alessandro Cressotti (zona 4), Michele Carli (zona 5) ed il neo eletto Presidente del Gruppo Giovani Michele Cicala.

Carlo Trestini-2

Durante l’incontro, in cui è stato anche approvato il bilancio del 2017, sono intervenuti anche il direttore del Cresme prof. Lorenzo Bellicini e il presidente nazionale di Ance Gabriele Buia a testimonianza del peso di Ance Verona su tutte le territoriali. Hanno inoltre portato i loro saluti anche Federico Sbaorina e Ilaria Segala, rispettivamente sindaco e assessore all’urbanistica e all’edilizia privata del Comune di Verona, il presidente di Agsm Michele Croce, l'ora ex presidente di Acque Veronesi Niko Cordioli e Rita Carisano direttore generale di Confindustria Verona. Nella stessa giornata è stato rinnovato anche il direttivo di Ance Giovani con il nuovo presidente eletto Michele Cicala.

Direttivo Ance Giovani-2

"Nino Serpelloni sarà sempre di esempio per me nello svolgere il ruolo che da oggi vado a ricoprire". Carlo Trestini ha aperto il suo intervento sottolineando subito il debito verso l’esecutivo precedente e promettendo una leadership nel segno della continuità. "Tuttavia - ha aggiunto - gli anni di crisi non hanno lasciato il panorama immutato e il settore è lontano dai livelli pre-crisi e stenta a ripartire. Bisogna saper far fronte alle difficoltà con nuovi approcci. Innanzitutto urge riavvicinarsi al territorio, ai suoi imprenditori e alle istituzioni. Intendiamo 'metterci a disposizione' delle amministrazioni con i nostri delegati e consiglieri di zona, per essere a supporto nella discussione degli strumenti urbanistici comunali, ma non solo. Questo ci dà la possibilità di intervenire con proposte, osservazioni e suggerimenti, facendoci portavoce delle esigenze delle imprese.
Dall’altra sponda, il sindaco di Verona Federico Sboarina ha aperto le porte: "Io ho cercato e cercherò sempre di lavorare e fare squadra con le associazioni di categoria nell’interesse di Verona. Per me rimane la città più bella del mondo e noi abbiamo il dovere di fare in modo che continui a esserlo". Un passaggio che ha chiamato in causa il ruolo dei costruttori edili nel garantire una rigenerazione del patrimonio urbanistico attenta all’ambiente ma anche collaborando e coordinandosi con i progetti della giunta: "La sostenibilità per me è importante e può riguardare la costruzione singola o la città nel complesso".

Sindaco Federico Sboarina-2

A proposito del nuovo che avanza il Prof. Lorenzo Bellicini, direttore del Cresme, è entrato nel dettaglio dello scenario che si prospetta agli imprenditori: "Siamo di fronte a un nuovo scenario socio-demografico. La natalità è in costante diminuzione e la popolazione in età da lavoro tra qualche anno sarà molto minore di quella in pensione. Cambia anche la famiglia: molte hanno un solo figlio, altre sono costituite da un secondo matrimonio, altre ancora da un genitore solo con figli. Aumentano le coppie di conviventi e i flussi migratori. Bisogna segmentare questo mercato molto frastagliato, individuarne le differenti richieste, perché a mutare sono naturalmente anche gli stili di vita quindi anche la domanda abitativa. Abbiamo individuato tre nuove categorie: ci sono ricercatori di socialità molto interessati al cohousing; ci sono poi persone molto attente al green e alla sostenibilità ambientale e in ultimo ci sono persone anziane che vogliono vivere in compagnia". Guardando al futuro Bellicini ha detto: "Dobbiamo intercettare le domande di questi nuovi comportamenti e adeguarci ad essi. È una battaglia che si vince in attacco e non in difesa".

Trestini Buia-2

Trestini ha ripreso nel suo intervento le previsioni future di Bellicini, rispondendo con l’invito a una maggiore apertura alle nuove tecniche di costruzione: "Il mercato è sempre più selettivo e tecnologicamente avanzato, e le nuove normative impongono standard costruttivi più impegnativi. O ci si adegua o si rischia di essere tagliati fuori. Questa è la realtà. Per sfruttare le nuove tecniche, tra cui ovviamente il BIM (Building Information Modeling), sono necessarie però professionalità adeguate. Per crearle dal 2011 abbiamo condiviso e promosso con gli Ordini e Collegi Professionali di Verona il corso 'CQ – Costruire in Qualità', che ha funzionato così bene da venire esportato anche in altre province".

Attilio Lonardi-2

Ma la grande rivoluzione riguarderà il riposizionamento della PMI nel mercato: "È invitabile scegliere se specializzarsi in pochi e specifici campi, oppure nella gestione di processi complessi, in cui entrano a far parte anche gli altri soggetti della filiera. Ad essa appartengono coloro che lavorano in cantiere, ma anche venditori, finanziatori, gestori energetici, manutentori, amministratori condominiali, e certamente gli istituti di credito", ha ribadito il neo presidente auspicando una nuova e più felice stagione di collaborazione con le banche. "A volte la fiducia è mancata anche a causa di operazioni discutibili da parte di operatori improvvisati, spesso esterni al settore edile, che poco hanno a che fare con l’arte del costruire. Siamo aperti al confronto con le varie associazioni di categoria, con gli istituti assicurativi, finanziari, e con i privati. Nello specifico riteniamo necessario rafforzare il dialogo con l’intera filiera ed in particolare con gli Ordini Professionali con i quali è già in atto da tempo una proficua collaborazione".

Gabriele Buia-2

Trestini ha poi concluso all’insegna della speranza: "Ci dobbiamo far trovare pronti, capaci di prendere ancora una volta sulle nostre spalle questo compito complesso. Perché le difficoltà non mancano ma tocca a noi, solo a noi, cogliere e sviluppare le opportunità".

Gli ha fatto eco Attilio Lonardi, presidente vicario di Ance Verona, subentrato a Nino Serpelloni: "Siamo convinti che servano un’apertura e una condivisione come mai in precedenza, lasciando da parte le inutili e dannose difese del proprio 'orticello'. Al contrario Ance insiste nel fare rete. La spinta verso una sempre maggior specializzazione e competenza richiesta dai committenti ha portato l’associazione a stringere rapporti di collaborazione con vari professionisti della filiera ma esterni all’impresa tradizionale. In questo modo Ance affianca gli associati nello sviluppo di nuove competenze, nel coordinare il processo edilizio, nella gestione economico-finanziaria dell’impresa e nella stesura di business plan relativi alle operazioni immobiliari complesse. È noto come i cambiamenti siano a volte molto difficili da affrontare, quasi spaventano in un certo senso. Da parte mia vi garantisco che Ance Verona è presente, è a vostra completa disposizione, le porte dell’associazione sono sempre aperte. Siamo qui per aiutarvi a risolvere i vostri problemi".

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