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Giovedì, 28 Marzo 2024
Attualità Centro storico / Piazza Bra

Festa dei 150 anni degli alpini in Bra, ma senza l'Arena illuminata col tricolore. Bertagnoli: «Siamo molto amareggiati»

Tre giorni di festa a Verona (e qualche strascico polemico con la Soprintendenza) per i 150 anni degli alpini che lanciano l'appello: «Non abbiamo potuto illuminare l’Arena e di ciò siamo mortificati. I veronesi in piazza portino il tricolore!»

«Non l’Arena illuminata con il tricolore, ma un’intera piazza colorata di bianco, rosso e verde». Viene sintetizzata così l'attuale situazione da parte dell'Ana Verona che, in vista delle celebrazioni per i 150 anni degli alpini, al via nelle prossime ore in piazza Bra, non ha però nascosto un filo di amarezza per la mancata illuminazione dell'anfiteatro areniano con il tricolore: «La Soprintendenza, - si legge nella nota dell'Ana Verona - ieri pomeriggio ha stoppato l’accensione dei monumenti di piazza Bra in occasione dei 150 anni di costituzione del corpo degli alpini: una suggestiva visione di Arena, Palazzo Barbieri e Gran Guardia nelle sere della ricorrenza delle truppe alpine che si ripete dal 2019. Quest’anno, però, l’illuminazione dell’Arena è stata negata dalla Soprintendenza, che ha limitato l’accensione dei monumenti Palazzo Barbieri e Gran Guardia a una sola notte e ha imposto alla manifestazione anche altre limitazioni».

Il presidente dell’Ana Verona, Luciano Bertagnoli, si è detto «molto amareggiato del "no" ricevuto dal sovrintendente Tiné», ma ha al contempo, con sano ed autentico spirito "alpino", subito rilanciato: «E allora facciamo appello a tutti i veronesi affinché domani e domenica arrivino in piazza con il tricolore», ha detto lo stesso Bertagnoli che poi ha aggiunto: «L’Arena è un monumento che deve essere tenuto vivo e le pietre di cui è formata, in tricolore, avrebbero parlato ai nostri giovani, raccontando loro l’impegno degli alpini di ieri e di oggi al fianco della comunità. Questa scelta, un trattamento che proprio sentiamo di non meritare, è invece per noi inconcepibile e incomprensibile», ha ribadito il presidente Luciano Bertagnoli, specificando infine che «noi siamo e rimaniamo al fianco delle istituzioni ma le istituzioni siano al nostro fianco».

Alpini Ana Verona 150 anni-2

Alpini Ana Verona 150 anni

Criticità a parte, rimane «saldo e prioritario» per gli alpini festeggiare i 150 anni da quell’ottobre del 1872 quando Re Vittorio Emanuele II firmò il decreto numero 1056, che costituì le prime quindici compagnie alpine: «Da allora - ricorda la nota dell'Ana Verona - i soldati di montagna italiani, destinati alla difesa delle Alpi, crebbero rapidamente in numero e furono organizzati in battaglioni e reggimenti che, attraverso un secolo e mezzo, avrebbero partecipato in prima linea a tutte le principali campagne militari, oltre che alle operazioni di soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali».

Il programma delle celebrazioni: «Rinunciamo alla Cittadella Alpina»

Il programma delle tre giornate entra nel vivo venerdì sera alle ore 21 con la premiazione nella sala Maffeiana del Teatro Filarmonico dei circa mille volontari dell’Ana Verona che si sono messi a disposizione della collettività durante i due anni di pandemia: gli alpini hanno da subito lavorato per la consegna delle mascherine, per portare la spesa agli anziani e agli ammalati durante il lockdown, nella sanificazione delle strade e successivamente nei centri tampone prima e negli hub vaccinali poi. E ancora, nella pulizia e la sistemazione degli ospedali chiusi. Complessivamente, sottolinea l'Ana Verona, «le ore di servizio sono state 54.937 che, se contabilizzate, equivalgono a un milione e mezzo di euro risparmiati alle casse pubbliche». Complessivamente, nel 2021, «le ore di servizio dei volontari della Protezione Civile sono state oltre 131mila e la sezione di Verona è terza a livello nazionale per impegno profuso, dietro solo a Bergamo e Trento (per una manciata di ore appena)».

A fronte delle difficoltà organizzative di queste ultime ore, che si sono aggiunte a quelle degli ultimi giorni, e delle restrizioni imposte, l'Ana Verona ha deciso di annullare del tutto la "Cittadella Alpina" che si sarebbe dovuta tenere in piazza Bra domani e domenica: «Abbiamo esaminato attentamente le direttive di ieri della Soprintendenza, che ci sono pervenute complete solo oggi a giornata avanzata. - commenta il presidente dell'Ana Verona Luciano Bertagnoli - Alla luce di queste ulteriori limitazioni alla manifestazione di piazza, non possiamo assolutamente pensare di confermare la "Cittadella Alpina" in Bra, perché lo stretto perimetro datoci non riuscirebbe a contenere tutte le varie anime che compongono l'Associazione Nazionale Alpini di Verona. Non possiamo scegliere chi lasciare a casa, non sarebbe giusto: siamo un "unico". Pur a malincuore, abbiamo deciso di abbandonare la piazza».

Rimangono confermati gli appuntamenti di questa sera alle 21 in Sala Maffeiana, con la premiazione dei circa mille volontari dell’Ana Verona che si sono messi a disposizione della collettività durante i due anni di pandemia; l'accensione in Tricolore (solo per la notte di sabato) di Palazzo Barbieri e Gran Guardia domani alle 20; il concerto per il 150° anniversario di fondazione delle Truppe alpine di domani sera alle 21 con l’esibizione congiunta della Fanfara sezionale di Perzacco e del prestigioso Coro Areniano. La partecipazione al concerto è gratuita e libera, fino ad esaurimento posti.

Inoltre, la cerimonia di domenica mattina dalle 9 al Sacrario Militare con deposizione di una corona e l’onore ai caduti: a seguire, la sfilata fino in piazza Bra accompagnata dalla fanfara sezionale di Caldiero e dalla banda musicale cittadina di Grezzana, la deposizione di una corona alla targa dedicata al 6° Reggimento alpini. Dopodiché, le celebrazioni si chiuderanno sulla scalinata di Palazzo Barbieri con la messa, celebrata dal nuovo vescovo di Verona, monsignor Domenico Pompili.

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