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Non cala l'allerta smog a Verona: blocco auto prolungato fino a lunedì

Fino al 3 febbraio compreso, i diesel euro 0, 1, 2, 3 e 4 (privati), i benzina euro 0 e 1 e i ciclomotori euro 0, non potranno circolare sul territorio del Comune dalle 8.30 alle 18.30

Non cala il pericolo smog a Verona. Il 30 gennaio infatti Arpav ha comunicato il permanere del livello di allerta 1 - arancio per i PM10, basandosi sui dati registrati presso la centralina situata al Giarol Grande. Una situazione che tra l'altro è stata rilevata anche nelle zone di Legnago e San Bonifacio.
L'ultimo bollettino Arpav ha registrato a Verona una concentrazione di PM10 pari a 33 microgrammi per metro cubi di aria nella giornata di mercoledì 29 gennaio, 57 microgrammi martedì 28 gennaio, 73 microgrammi lunedì 27 gennaio e 71 microgrammi domenica 26 gennaio. Per rientrare al livello verde sarebbero stati necessari due giorni consecutivi di concentrazioni misurate al di sotto del valore limite (50 microgrammi per metro cubo di aria) nei quattro precedenti al giorno di controllo. Condizione che non si è verificata e quindi l'allerta arancio rimane.

Come ribadisce il Comune di Verona, questo comporta il prolungamento delle misure emergenziali stabilite per contrastare il problema fino a lunedì 3 febbraio 2020 compreso, mentre le deroghe previste in precedenza restano invariate. Tutti i divieti saranno visibili sui pannelli a massaggio variabile presenti sul territorio comunale e sul portale del Comune. E per quanto riguarda la deroga basata sul modello Isee, sarà sufficiente presentare l’autocertificazione.
In sintesi i divieti sono:

Divieto di circolazione dunque, dalle 8.30 alle 18.30, in vigore tutti i giorni (inclusi sabato, domenica e festivi infrasettimanali) per i veicoli:

  • benzina euro 0, euro 1;
  • diesel euro 0, euro 1, euro 2, euro 3 (privati e commerciali);
  • diesel euro 4 privati;
  • motoveicoli e ciclomotori euro 0. 

Non solo. Come prevede l'Ordinanza n. 68 del 24 settembre 2019, saranno attive anche le seguenti misure: 

  • Divieto di utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo), aventi prestazioni energetiche ed emissive che non siano in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 3 stelle.
  • Divieto di spandimento di liquami zootecnici.

Arpav: «Da oggi alta pressione e allerta arancione in gran parte del territorio»

LA SITUAZIONE - Le condizioni meteorologiche di martedì e mercoledì hanno contribuito ad abbassare le concentrazioni di PM10, in alcune zone (Venezia, Verona, Mansuè, Adria), anche al di sotto del valore limite nella giornata di ieri, mercoledì 29 gennaio. In altre zone si sono registrati 8 giorni consecutivi di superamento del limite (Padova, Vicenza, Treviso, Legnago, San Bonifacio, Este).

LE PREVISIONI - Almeno fino a venerdì 31, il tempo sarà stabile senza precipitazioni e con venti in prevalenza deboli, ad eccezione di una residua modesta ventilazione nord-orientale fino alle ore centrali di giovedì in prossimità della costa. Pertanto le condizioni meteorologiche risulteranno in prevalenza favorevoli al ristagno degli inquinanti.

LIVELLI DI CRITICITÀ - Per quanto riguarda i livelli di criticità, permane lo stato di allerta “arancione” nelle zone di Venezia, Treviso, Padova, Vicenza, Verona, Mansuè, Mirano, Adria, Rovigo, Badia Polesine, Este, Piove di Sacco, Legnago, San Bonifacio; è attivato, a partire da domani 31 gennaio, il livello “arancione” anche nelle zone di Castelfranco Veneto, San Donà di Piave, Cittadella.

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