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Agsm: ripartito il dialogo per la fusione con Aim, ma manca ancora il DG

Sboarina si è incontrato con il nuovo sindaco di Vicenza Rucco e tra i due c'è stata subito sintonia. Le opposizioni veronesi però continuano ad evidenziare il posto vacante di direttore generale in Agsm

Nel 2017 ci sono state le elezioni comunali di Verona e quest'anno quelle di Vicenza. E in questo periodo di mutamenti amministrativi è difficile se non impossibile prendere decisioni importanti per il futuro delle due città. E la decisione di fondere le due aziende partecipate più importanti come Agsm e Aim è decisamente importante. Per questo nel febbraio scorso le trattative tra i due capoluoghi veneti furono sospese. Ma adesso che le elezioni sono passate, Verona e Vicenza possono tornare a parlare di aggregazione tra Aim e Agsm. E proprio questo è stato l'argomento al centro della visita del nuovo sindaco di Vicenza Francesco Rucco, ricevuto ieri, 26 giugno, a Palazzo Barbieri dal sindaco di Verona Federico Sboarina.

Riparte il confronto per l'aggregazione fra le aziende Agsm e Aim - ha dichiara Sborina - Sull'aggregazione, con il nuovo sindaco di Vicenza c’è sempre stata condivisione, anche prima della campagna elettorale. Ora, dopo un primo periodo di assestamento della nuova amministrazione vicentina, sarà possibile riprendere il lavoro di confronto. Credo che una parte importante del percorso sia stata già realizzata, ora si tratta di intervenire sull'accordo, con alcuni correttivi, per concretizzare quella che ritengo sia l'unica strada possibile da percorrere.

"Credo nelle aggregazioni venete - ha aggiunto Rucco - e sono convinto dell'importanza di una riapertura di dialogo fra le due società. Con Verona abbiamo intenzione anche di collaborare per poter attivare anche a Vicenza il sistema di controllo Giano2, che permette una capillare monitoraggio del territorio".

E se le procedure per arrivare alla fusione tra Agsm e Aim sono ripartite, resta invece ancora vacante il posto di direttore generale di Agsm. Su questa mancanza si concentrano le critiche delle opposizioni cittadine. Il presidente di Area Liberal Giorgio Pasetto cita non meglio precisate "fonti sempre più insistenti", secondo le quali ad Agsm manca il direttore generale perché "la Lega di Salvini avrebbe proposto/imposto un dirigente proveniente dall'area di Milano", ha riferito Pasetto, il quale accusa l'amministrazione Sboarina di immobilismo. Un immobilismo figlio "dell'incapacità di questa amministrazione di muoversi in autonomia rispetto agli azionisti politici di riferimento".

Il consigliere comunale Tommaso Ferrari di Verona Civica si chiede invece cosa stia aspettando Agsm.

Il mercato delle multiutility si aggrega e cresce, mentre Agsm è vittima di un immobilismo senza ragioni - scrive Ferrari - Le partecipate sono aziende, fanno business, devono avere vision, eccellenza, sviluppo e una logica industriale strutturata: il protrarsi di un vuoto di questo tipo sarebbe estremamente deleterio per qualsiasi impresa, nel caso di Agsm è un'assenza disastrosa per l'intera città.

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