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Attualità Borgo Trento / Piazzale Aristide Stefani

Geriatria di Borgo Trento, personale in agitazione. Conciliazione con Aoui

Grazie alla mediazione del prefetto, il sindacato Uil Fpl di Verona torna a confrontarsi con l'azienda ospedaliera per affrontare i problemi dei lavoratori del reparto di geriatria B

Questa mattina, 16 novembre, grazie ad un incontro mediato dal prefetto Donato Cafagna, il sindacato Uil Fpl di Verona ha ottenuto la conciliazione sperata con l'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (Aoui). Tra le due parti dovrebbe riprendere a breve una corretta relazione finalizzata a risolvere i problemi dei lavoratori del reparto di geriatria B dell'ospedale veronese. «Abbiamo chiesto che questo avvenga entro dieci giorni, altrimenti riprenderemo la protesta», ha assicurato il segretario generale della Uil Fpl di Verona Stefano Gottardi.

Il sindacato si è schierato dalla parte del personale che presta servizio nel reparto posto al secondo piano dell'ospedale geriatrico di Borgo Trento. «Personale condizionato pesantemente da una gestione che influenza negativamente l'attività lavorativa, lo stato psicologico e la vita personale dell'individuo - ha spiegato Gottardi - Questi lavoratori operano senza un piano definito. Non gli viene concessa la possibilità di esprimersi. Sono schiacciati da una catena di comando che ha mostrato limiti ancora più evidenti durante l'emergenza Covid. Infermieri e oss chiedono repentinamente di cambiare reparto, perché chi comanda rende invivibile il posto di lavoro. Nel pieno della prima ondata pandemica, abbiamo denunciato atteggiamenti inadeguati nei confronti degli operatori, ci hanno chiesto di attendere e abbiamo accettato perché la situazione era grave. C'era un cluster attivo nel reparto che aveva inevitabilmente infettato pazienti e personale. Abbiamo concordato di posticipare l'indagine al termine dell'emergenza della scorsa primavera. L'azienda non ha mantenuto la parola data, anzi, ha interpellato singolarmente ogni lavoratore e addirittura per alcuni di questi sono stati attivati procedimenti disciplinari, contestati immediatamente dalla nostra organizzazione sindacale, dei quali non si sa più nulla. La staticità del direttore generale è disarmante: ha ricevuto sempre le nostre segnalazioni e quindi non potrà dire di non sapere. Il servizio professioni sanitarie si è rilevato non collaborativo ed il personale non è più disposto a sopportare».

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