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Martedì, 28 Marzo 2023
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Agec, case sfitte e da ristrutturare: botta e risposta tra Tosi e Toffali

In una conferenza stampa indetta a Palazzo Barbieri, l'ex sindaco di Verona ha dipinto la situazione finanziaria dell'azienda come «paralizzata», citando numeri e cifre a cui ha replicato con fermezza l'assessore al Bilancio

«Abbiamo indetto questa conferenza stampa per fare il punto sulla situazione finanziaria di Agec», è iniziato con queste parole del consigliere ed ex sindaco Flavio Tosi l'incontro in diretta streaming dal Comune di Verona di martedì, cui hanno partecipato anche Daniela Drudi, della lista Tosi, Patrizia Bisinella, di Fare, e il coordinatore provinciale di Fare Simone Meneghelli. «Il quadro è quello di un'azienda che si trova 400 appartamenti, su 5 mila gestiti, sfitti e non utilizzati perché devono essere ristrutturati: l'azienda non ha le risorse per intervenire ed è un numero altissimo, basti pensare che negli anni scorsi le case sfitte erano circa un centinaio», afferma l'ex primo cittadino, che poi prosegue: «La scelta del presidente, voluta e assecondata da Palazzo Barbieri, di licenziare illegittimamente l'ex Dg Cristina Motta costa ad Agec 400 mila euro. Oltre a questo, c'è stato l'acquisto delle Case Azzolini con la delibera del 26 novembre dell'anno scorso, per la quale noi votammo a favore dal momento che si tratava di una buona operazione, ma dovevano essere fatto degli interventi strutturali. La situazione complessiva finanziaria di Agec oggi è completamente paralizzata, perché sono state fatte scelte sbagliate dal precedente CdA, come il licenziamento di Motta, il voler reinternalizzare alcune mense e alcuni passaggi della libera delle Case Azzolini».
Su quest'ultimo punto Tosi specifica: «Agec dava al Comune 26 mila euro, che è una cifra irrilevante, Agec poi riscuote i 570 mila però il Comune ne dava 527mila euro all'anno all'Inpdap. Cosa è cambiato dunque rispetto allo scenario precedente: che il Comune prima dava all'Inpdap, poi Inps, 527 mila euro e adesso non li dà più. E l'acquisto lo ha fatto Agec, che si è indebitata: uno può pensare che è vero che introita 570 mila euro, ma lo faceva anche prima, quello che è cambiato è che Agec si è indebitata per comprare il complesso e il Comune non dà più i 527 mila all'ente proprietario. La proposta quindi per permettere ad Agec di avere un minimo di operatività e ristrutturare quei 400 appartamenti, è che il Comune mantenga quanto promesso e scritto nella delibera, ovvero di mettere l'azienda in una situazione di equilibrio: ricosca ad Agec ciò che prima dava all'Inps». 

La replica all'ex primo cittadino è arrivata dall'assessore al Bilancio e alle Politiche della casa Francesca Toffali, che dice: «Mi chiedo, come ormai faccio spesso quando si tratta delle dichiarazioni del consigliere Tosi, di cosa stiamo parlando. Già dall'anno scorso Agec non versa al Comune la somma di 500 mila, quelli del 2020 sono già stati posticipati al 2023, e se fosse necessario possiamo posticipare al 2024 quelli del 2021. Quindi di cosa stiamo parlando? Ricordo, inoltre, che le strutture tecniche Agec avranno già molto da fare per tutta la riqualificazione delle case Azzolini e spendere i 15 milioni appena vinti dal Comune con il bando PINQUA. Detto questo, resta da capire da dove vengano i numeri degli appartamenti da ristrutturare dati dal consigliere, visto che solo negli ultimi 2 anni e mezzo, da aprile 2019 a settembre 2021, nonostante il fermo collegato al Covid sono stati deliberati circa una sessantina di interventi straordinari, sia su singoli immobili che su interi palazzi con numerose abitazioni presenti. Detto quindi che di numeri non ne quadra nemmeno uno, vorrei sapere cosa intendeva dire il consigliere. Offro le solite dieci birre a chi lo capisce». 

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