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Giovedì, 28 Marzo 2024
Attualità Villafranca di Verona / Strada Statale 62

Catullo verso i 3 milioni di passeggeri in un anno, picco ad agosto con 436mila

Nei primi dieci mesi di quest'anno, i numeri dell'aeroporto veronese si sono avvicinati a quelli del 2019. Risultato simile a quello degli altri due scali del Nordest: Venezia e Treviso

Terminato il mese di ottobre, Il polo aeroportuale del Nordest ha tirato le somme: in questi dieci mesi del 2022 i passeggeri totali sono stati 12,6 milioni, circa l'80% di quelli che hanno volato nello stesso periodo del 2019. L'85% del traffico del periodo è stato generato tra aprile e ottobre, mentre nel 2019 l'incidenza di questi sette mesi era stata dell'80%. Una crescita, dunque, dopo un primo trimestre condizionato negativamente dalla diffusione di Omicron, la nuova variante del coronavirus.
Le previsioni per la fine dei quest'anno sono di arrivare a 14,9 milioni di passeggeri complessivi per i tre aeroporti di Venezia, Verona e Treviso. Una previsione che, se confermata, farebbe registrare una quantità di passeggeri vicina all'81% di quelli registrati nell'ultimo anno prima della pandemia.
L'analisi dei dati distinti per aeroporto, inoltro, evidenzia come ognuno dei tre scali stia progressivamente recuperando quote di traffico, grazie ad un coordinamento in un unico sistema che favorisce un dialogo sinergico con le compagnie aeree.

I DATI DEL CATULLO

L'aeroporto Valerio Catullo di Verona ha chiuso il periodo gennaio-ottobre con 2,6 milioni di passeggeri, che corrispondono all'81% di quanto realizzato nello stesso periodo del 2019, registrando nel mese di agosto il picco massimo di traffico con 436mila passeggeri.
La base di Volotea, vettore di riferimento per lo scalo veronese, e i crescenti investimenti di Ryanair e Wizz Air, hanno contribuito a soddisfare le esigenze del bacino d’utenza. Nell’estate, il traffico internazionale è decollato con sei nuove destinazioni: Parigi, Barcellona, Amburgo, Malta, Porto e Palma di Maiorca.
La base di Neos (gruppo Alpitour), grazie agli aeromobili basati sullo scalo, continua ad offrire un ventaglio di rotte domestiche (prevalentemente estive verso l’Italia insulare e meridionale), e internazionali di medio e lungo raggio, confermando la leadership del Catullo nel mercato turistico outgoing.
I primi dieci paesi collegati dal Catullo nel periodo estivo sono stati Italia, Gran Bretagna, Germania, Albania, Spagna, Grecia, Egitto, Irlanda, Olanda e Repubblica Moldava, che insieme rappresentano il 91% del traffico complessivo.
Si prevede che in questo 2022 si torni a 3 milioni di passeggeri transitati dal Catullo, l'83% rispetto a quanto realizzato nel 2019.
Nella stagione invernale 2022-2023 sono previste 40 destinazioni. In particolare, dopo il successo riscontrato nella stagione estiva, vengono confermati i collegamenti molto richiesti e apprezzati dal territorio su Parigi (Charles De Gaulle) e Barcellona. Air Dolomiti prosegue i suoi collegamenti sugli hub di Monaco e Francoforte, a fondamentale garanzia di connettività con destinazioni internazionali e intercontinentali. I voli su Londra Gatwick, Londra Stansted, Birmingham, Bristol, Manchester confermano la Gran Bretagna come primo mercato internazionale incoming dello scalo, con importanti ricadute sul turismo e l’economia dell’area. A questi si aggiunge la linea su Edimburgo, che viene mantenuta dopo l’ottimo risultato dei mesi estivi. Per l’utenza del bacino veronese, Neos propone destinazioni di medio e lungo raggio per Isole Canarie (Gran Canaria, Tenerife, Fuerteventura), Isole di Capo Verde (Boa Vista, Sal), Egitto (Sharm El Sheikh, Marsa Alam), Oman (Salalah), Tanzania (Zanzibar), Kenya (Mombasa), Giamaica (Montego Bay), Repubblica Dominicana (La Romana), Maldive (Malè), Madagascar (Nosy Be). A questi collegamenti, Neos aggiunge il nuovo volo su Dakar in Senegal, a servizio in particolare di una comunità etnica impiegata nel settore produttivo del bacino d’utenza del Catullo.

IL COMMENTO DI CAMILLO BOZZOLO, DIRETTORE SVILUPPO AVIATION DEL GRUPPO SAVE

«Le previsioni per il 2022 erano da un lato di una ripresa del mercato europeo, che seguiva il segmento nazionale riattivato nel 2021, dall’altro di un parziale ritorno dei flussi intercontinentali. La diffusione a inizio anno della variante Omicron ha rimandato di tre mesi le aspettative ma, con la stagione estiva, il traffico del nostro sistema è letteralmente esploso, aiutato in particolar modo dal mercato degli Stati Uniti, vista anche la parità delle monete. Le prospettive per il 2023 sono di procedere con la ripresa avviata ad aprile di quest’anno, in parallelo alla graduale riapertura dei mercati a livello internazionale, in collaborazione con le compagnie aeree che operano nei nostri aeroporti, che intendono mettere in vendita un numero di posti quasi in linea con quelli del 2019».

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