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Adunata nazionale alpini, veronesi protagonisti con il nucleo cinofilo

E dopo i sabotaggi è arrivata la solidarietà anche del senatore veronese PD Vincenzo D'Arienzo: "Cercare di impedire l'adunata nazionale di Trento è un atto contro i valori di fedeltà alla Patria e di unità nazionale"

A piedi, in bici, in auto, con il pullman o col treno (nonostante i sabotaggi). Sono decine di migliaia gli alpini veronesi che hanno raggiunto Trento per l'adunata nazionale che continuerà fino a domani, 13 maggio. E il totale degli alpini che hanno raggiunto il capoluogo trentino dall'Italia e dall'estero ha superato quoto 200mila.

Gli alpini veronesi hanno partecipato alle diverse attività dell'adunata, e oggi, 12 maggio, sono stati anche protagonisti di una dimostrazione svolta dal nucleo cinofili. È stato da tutti ribadito che i tentativi di sabotare l'adunata mandando in tilt la linea ferroviaria Verona-Brennero sono "assolutamente ininfluenti sullo spirito alpino che anima l'associazione". E dopo la solidarietà espressa dall'assessore regionale Donazzan, è arrivata anche quella del senatore veronese del PD Vincenzo D'Arienzo.

Cercare di impedire l'adunata nazionale di Trento è un atto contro i valori di fedeltà alla Patria e di unità nazionale - ha scritto D'Arienzo - È un onore per l'Italia avere specialità come gli alpini e io sarò presente a Trento non solo per dare una mano alla decisione di fare a Verona l'adunata nazionale 2020, ma anche per portare la piena solidarietà agli alpini.

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