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"Adrian", spettacolo sospeso e polemiche. Casali: «Un fallimento, restituite il Camploy»

«Gli organizzatori e gli agenti di Celentano - ha dichiarato il Consigliere regionale Stefano Casali - si scusino con la città di Verona e si sbaracchi l’allestimento al Teatro Camploy»

Dopo la sospensione dello show al Camploy di Adriano Celentano, a causa di un malanno che ha colpito lo stesso "Molleggiato", sono arrivate puntuali anche le polemiche, sollevate da Stefano Casali del Centro Destra Veneto - Autonomia e Libertà: «È stato interrotto lo spettacolo "Adrian" che occupa da settimane il teatro Camploy di Verona. Le motivazioni comunicate riguardano non il disastro in termini di ascolti e il flop del gradimento del pubblico, - ha dichiarato Casali - bensì un asserito stato di malessere di stagione di Adriano Celentano. Auguro al bravissimo cantante una pronta guarigione, sempre che in questa settimana non sia già ripreso, mentre credo che lo show "Adrian" sia già ben che morto».

Un commento quantomai duro quello del consigliere regionale veneto Stefano Casali, il quale non ha esitato a bocciare sonoramente l'iniziativa, promossa in precedenza con grande entusiasmo dall'amministrazione veronese e dallo stesso sindaco Federico Sboarina: «Gli organizzatori e gli agenti di Celentano si scusino con Mediaset e con la città di Verona, - ha aggiunto polemicamente Casali - si sbaracchi l’allestimento al Camploy e lo stesso venga restituito urgentemente alla valide associazioni culturali che positivamente ne usufruivano. L’esperimento è fallito, purtroppo può capitare - ha quindi concluso il suo intervento Casali - ma perseverare nell’errore è senz’altro sbagliato e dannoso».

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