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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Adrian, il Comune dà le cifre dello spettacolo: «Incassati 115 mila euro»

Il sindaco Sboarina ha fornito i dettagli sullo spettacolo di Celentano che si è svolto al Camploy, sul quale si era scatenata una forte discussione: «La verità dei numeri è sempre quella che preferisco»

Lo spettacolo di Celentano ha generato un utile per il Comune di circa 115 mila euro. In due mesi, il teatro Camploy, affittato alla tariffa giornaliera ordinaria, ha incassato con Adrian quanto in 5 anni di programmazione comunale. Una cifra che, dal punto di vista del bilancio economico, registra il successo dell’operazione ‘Adrian’ in città.

A dirlo e dare i numeri, nel dettaglio di ciascuna voce inserita nel contratto, è stato il sindaco Federico Sboarina, per stabilire, proprio attraverso le cifre, ciò che lo spettacolo di Adriano Celentano ha generato in termini economici per il Comune e quindi per i cittadini. E per smentire le fake news e le critiche puramente strumentali sul tema.

I NUMERI DELL'OPERAZIONE ‘ADRIAN’ - Come da contratto, il canone di affitto del Camploy concordato per le 9 serate di Adrian ammonta a 157.138 euro, di cui una parte già introitata dal Comune e il saldo a domenica 31 marzo. Alla voce ‘spese’ il Comune registra 28.460 euro per il ricollocamento delle compagnie amatoriali nei teatri Stimate, Santa Teresa e SS. Trinità, 10 mila euro per gli addetti al palcoscenico del Camploy, 404 euro per le maschere, 3.184 euro per le pulizie. Per un totale uscite di 42 mila euro ed un netto quindi per il Comune di circa 115 mila euro.

Durante la programmazione comunale, quando le compagnie usufruiscono di tariffe agevolate, gli introiti annuali del Camploy superano di poco i 20 mila euro (24.622 nel 2015, 23.650 nel 2016, 21.751 nel 2017, 77.428 nel 2018, cifra questa in controtendenza proprio in virtù dello spettacolo Adrian).

«La verità dei numeri è sempre quella che preferisco – ha detto il sindaco -, da soli bastano a spiegare come stanno veramente le cose e a zittire chi fa solo polemica strumentale. A conti fatti, aver accettato di ospitare al Camploy la produzione di Adriano Celentano è stata una scelta più che vantaggiosa, visto che in pochi mesi il Comune ha incassato quanto in 5 anni di programmazione ordinaria. Una cifra davvero importante, che in parte sarà utilizzata anche per alcuni interventi di manutenzione di cui da tempo necessita il Camploy. Un’operazione più che positiva per Verona e in particolare per il teatro Camploy, che si è fatto conoscere ed apprezzare non solo dagli artisti e dalla produzione, ma anche dal grande pubblico, entrando nelle case di milioni di italiani attraverso le immagini in prima serata di Mediaset. Quanto alle aspettative su tutta l’operazione Adrian, va ricordato che, sfortunatamente, sono subentrati fattori legati alla salute di Celentano che hanno compromesso il proseguo dello show. Fattori purtroppo imprevedibili, la cui colpa non può essere imputata a nessuno. Così come, mi chiedo, si possano imputare ad un sindaco il successo o meno di un spettacolo, prodotto da altri, sia esso di Celentano o di qualsiasi altro artista. Avete mai sentito criticare il sindaco di San Remo se il festival non fa ascolti o all’Ariston si cantano le canzoni più brutte della storia? Adriano Celentano è un artista indiscusso, la sua carriera parla per lui – conclude il sindaco -, mi chiedo quale amministrazione gli negherebbe la possibilità di fare uno spettacolo in un teatro della propria città. Quando ci è arrivata la proposta della produzione, la nostra priorità è stata far sì che le compagnie amatoriali potessero comunque svolgere gli spettacoli già programmati, e questo era il punto cardine dell’accordo con Celentano. Grazie alla disponibilità delle compagnie e allo sforzo profuso dall’Amministrazione, siamo riusciti in brevissimo tempo a trovare la soluzione migliore per tutti, tanto che dal 9 marzo, come da accordi, il teatro Camploy è tornato nella disponibilità delle compagnie veronesi per concludere la stagione di spettacoli».

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Ripercorre le fasi con le compagnie amatoriali l’assessore alla Cultura Francesca Briani. «Un passaggio faticoso, ma alla fine gli sforzi sono stati ripagati. Le 97 serate di spettacolo amatoriale sono state tutte ricollocate, in teatri cittadini molto belli e centrali, con la programmazione che è ripersa al Camploy nei tempi esatti come concordato. Stiamo già lavorando alla prossima stagione estiva, con le compagnie impegnate nei cortili, con una ritrovata collaborazione ed una maggiore sinergia».

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