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Ottiene 4mila euro da Poste Italiane per un vecchio buono mal liquidato

Una giovane veronese è stata assistita dai legali di Adiconsum Iacopo Cera e Silvia Caucchioli. Alla ragazza non era stato pagato l'intero valore del buono, valore riportato sul retro del buono stesso

Una giovane veronese è riuscita ad ottenere il riconoscimento di quattromila euro che Poste Italiane non voleva liquidare per un vecchio buono da un milione di lire.
Il buono era stato un regalo della nonna, fatto al momento della nascita della ragazza. La giovane lo ha riscosso dopo trent'anni e cioè quando i rendimenti erano esauriti. Quando lo ha riscosso, la veronese ha consegnato l'originale del buono all'ufficio postale, salvo poi scoprire che c'erano stati casi di errata liquidazione degli interessi.
In particolare, gli uffici postali non avevano riconosciuto pienamente i rendimenti indicati sul retro dei buoni. Ma le decisioni dell'Arbitro Bancario Finanziario hanno dato ragione ai cittadini, confermando che il valore del buono è quello riportato sul retro del buono stesso.
La differenza tra la cifra liquidata dall'ufficio postale e quella a cui la ragazza aveva diritto era di circa quattromila euro, che la giovane è riuscita ad ottenere.

Il caso è stato raccontato da Adiconsum Verona che ricorda che la contestazione di una presunta liquidazione errata può essere fatta anche in mancanza dell'originale del buono o di una sua copia. «Il consiglio - hanno affermato i legali di Adiconsum che hanno assistito la giovane, Iacopo Cera e Silvia Caucchioli - è quello di rivolgersi agli sportelli Adiconsum per una verifica preliminare e valutare, quindi, l'opportunità di un ricorso. Le decisioni favorevoli sono tantissime e stabiliscono il diritto dei possessori dei buoni a vedersi riconoscere quanto indicato sui titoli».

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