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Bollette dell'acqua: da ATO 172 mila euro per chi non è riuscito a pagare la bolletta

L'ente pubblico rimborsa quei Comuni che hanno già provveduto al pagamento dei consumi idrici dei loro cittadini in accertata difficoltà economica, in riferimento agli anni 2019 e 2020

Stangata sui costi di luce e gas? Il costo dell’acqua a Verona non solo resta invariato, come afferma l'ATO Veronese, ma è in arrivo anche il sostegno dello stesso ente pubblico a chi, nel 2019 e nel 2020, non è riuscito a pagare la bolletta.

Il Comitato Istituzionale ha deliberato favorevolmente, nella seduta del 9 settembre scorso, la liquidazione di 172.108,68 euro: soldi che riceveranno i Comuni veronesi che hanno già provveduto al pagamento dei consumi idrici dei loro cittadini in accertata difficoltà economica.
La cifra si riferisce ai consumi complessivi, sia dell'anno 2019 che del 2020.

COSA È CAMBIATO CON LA PANDEMIA

Nel 2020, gli organi istituzionali del Consiglio di Bacino Veronese hanno valutato che, la peculiare situazione socio-economica legata alla pandemia da Covid-19 avrebbe comportato, per molte famiglie e cittadini dei comuni dell’AATO Veronese, un'importante riduzione del proprio reddito.
Nel maggio scorso l’Assemblea d’Ambito ha disposto, al fine poter continuare a beneficiare del Fondo di solidarietà sociale, di destinare l’avanzo di amministrazione non vincolato del Consiglio di Bacino Veronese, pari a 243.065,43 euro, al rifinanziamento delle risorse del fondo.
Il fondo ammonta a un totale di 274.546,06 euro, a cui vanno aggiunti 250mila euro messi a disposizione dalle due società di gestione (comunicato del 05 dicembre 2020).

AUMENTO DELLE RICHIESTE DI RIMBORSO? NEL DETTAGLIO

Le richieste per i consumi dell'anno 2019 sono di circa 57 mila euro; il contributo invece per i consumi 2020 ammonta invece a 115mila euro.
La lettura finale dei dati giunti dai Comuni in alcuni casi non fotografa la realtà dei fatti, in quanto il dato trasmesso da alcuni di essi a volte è cumulativo sui due anni. Ecco la ragione di quello che, a prima vista potrebbe sembrare un "raddoppio" dal 2019 al 2020 delle richieste di rimborso. Ma non lo è.
Un lieve trend di aumento c'è, se si guarda a chi ha comunicato correttamente le spese anno per anno. Ma più nel dettaglio che nel complessivo: se alcuni Comuni, dal 2019 al 2020, hanno infatti raddoppiato la spesa per sostenere i propri cittadini in difficoltà con il pagamento della bolletta dell'acqua (come Valeggio sul Mincio, per esempio), altri si sono ritrovati a sostenere le stesse cifre da un anno all'altro (come Castelnuovo del Garda), e altri ancora hanno assistito a una diminuzione di richieste di sostegno (Nogara).

In totale, i tre Comuni che hanno avuto più richieste (anno 2019 e anno 2020) risultano essere Pescantina, Negrar e Valeggio sul Mincio, con rispettivamente 21.475,39 euro, 17.924,55 euro e 16.665,47 euro.

«Non si tratta di un indice di povertà, quanto di un indice di efficienza - spiega Bruno Fanton, presidente del Consiglio di Bacino dell'ATO Veronese -: sono i Servizi Sociali che indicano e contattano le famiglie in difficoltà, e sono ancora i Comuni a fare una buona pubblicità dell'opportunità, in modo che chi ne ha bisogno sappia che un aiuto, da parte dell'ATO c'è. Anche per ulteriori richieste tardive. Tutti cerchiamo di dare una mano a chi è in difficoltà: noi così cerchiamo di fare la nostra parte. Per questo facciamo ancora appello ai Comuni e ai Servizi Sociali: abbiamo ancora disponibilità, se c'è chi deve essere aiutato noi ci siamo».

COME FUNZIONA IL FONDO

I Comuni che hanno provveduto al pagamento delle bollette di famiglie in accertata difficoltà economica saranno rimborsati dall’ATO. Funziona infatti in questo modo: sono i Servizi Sociali a pagare le bollette di utenti in difficoltà economica accertata ed è successivamente l’ATO a rimborsare gli stessi Comuni; non sono quindi direttamente i cittadini che contattano l’Ente.

UN AIUTO DAL 2008

Il fondo di solidarietà sociale ha anticipato il bonus idrico, anch'esso disponibile presso tutte le amministrazioni locali (la richiesta va fatta in Comune): è nato nel 2008 per sostenere le famiglie e gli utenti del proprio territorio in condizioni di accertata difficoltà economica che non riescono a far fronte al pagamento delle bollette del servizio idrico integrato.

Il Fondo di solidarietà sociale è alimentato tramite lo stanziamento di risorse del bilancio del Consiglio di Bacino, debitamente destinate attraverso deliberazioni di Assemblea dei Sindaci; ciò ha consentito, nel corso degli anni, di continuare a pubblicare i bandi per il rimborso ai Comuni dell’ATO Veronese delle somme a sostegno del pagamento delle bollette dell’acqua per i cittadini in difficoltà economica.

CHI PUÒ ACCEDERE AL BANDO

Nell’approvare il bando per l’accesso al fondo di solidarietà sociale per l’anno 2020, sono state tenute in considerazione le particolari valutazioni relative alla crisi dovuta alla diffusione del Coronavirus e per questo sono state stabilite le seguenti condizioni di accessibilità:

  • Con riferimento ai consumi del 2019, come negli anni precedenti, i rimborsi riguardano le bollette del servizio idrico integrato agli utenti con reddito ISEE fino a 10.632,94 euro;
  • Con riferimento ai consumi del 2020, i rimborsi riguardano: gli utenti con reddito ISEE fino a 10.632,94 euro, senza ulteriori condizioni di accessibilità; gli utenti con reddito ISEE da 10.632,94 a 40.000 euro che non riescono a far fronte al pagamento delle bollette del servizio idrico a causa di una sopravvenuta perdita della capacità reddituale (come definita all’art.2 del Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 30.3.2016) nel corso dell’anno 2020: in questo caso farà fede la formale dichiarazione specifica, da parte del funzionario comunale competente per il settore.

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