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L'annuncio del Comune: «Sottoscritto accordo per il campus universitario sul terreno della Passalacqua»

Toni entusiastici dal sindaco Sboarina: «Completiamo la rigenerazione di Veronetta». Scettico il consigliere Bertucco: «Pura propaganda da campagna elettorale»

«Entro due anni, sul terreno della Passalaqua, a Veronetta, sorgerà una nuova palazzina dedicata alla didattica, allo studio ma anche agli incontri dei docenti». Lo annuncia una nota del Comune di Verona, nella quale si legge di «una struttura moderna e polifunzionale che collegherà Santa Marta al Polo Zanotto». In particolare, è stato sottoscritto ieri l’«accordo preliminare per la compravendita dell’area, che sarà trasferita dal Comune all’università». Si tratta di quello che la nota di palazzo Barbieri definisce «un passaggio fondamentale». Dopo l’accordo di programma firmato nel 2009 dall'ateneo scaligero e dal Comune, con l’«ultimazione del Parco della Provianda» e la «rigenerazione in atto di Veronetta», spiega sempre la nota di palazzo Barbieri, «si vuole completare anche il campus scaligero».

Prospetto sud Passalacqua campus università Verona-2

Il progetto sarebbe «in fase di definizione» e prevederebbe la «realizzazione di una palazzina di tre piani, con aule didattiche, aule studio, spazi per gli studenti e uffici, su un terreno di circa 1.700 metri quadri, all’interno del nuovo grande parco urbano della Passalacqua». L’«edificio polifunzionale» sarebbe di «circa 3.540 metri quadri» e dovrebbe ospitare «642 posti aula». Per l’acquisto dell’area l’ateneo «sosterrà una spesa di 650 mila euro, realizzando poi un intervento di riqualificazione complessivo di circa 10 milioni di euro», specifica la nota del Comune di Verona.

Questa mattina il sindaco ed il rettore Pier Francesco Nocini hanno anche annunciato l'«intenzione di condividere gli indirizzi progettuali per una città sempre più a misura di giovani universitari». Così si è espresso il sindaco Federico Sboarina: «Questa è una tappa fondamentale per arrivare al completamento del nuovo campus universitario e all’ultimazione della rigenerazione di Veronetta. Stiamo consegnando alla città e ai giovani il Parco della Provianda, un polmone verde a ridosso di via Torbido, ma anche nuove costruzioni per la didattica, che faranno di Verona un polo universitario ancor più d’eccellenza. Con spazi per le lezioni e lo studio, ma anche per la socialità e il tempo libero degli studenti. La Verona che stiamo costruendo è a misura di giovane, e nell’arco di qualche anno la vedremo ultimata. Il tutto nell’ottica di una costante sinergia tra l’università e la città, e viceversa».

Inquadramento Passalacqua campus università Verona-2

A sua volta il rettore dell'università di Verona ha spiegato: «Un accordo di programma siglato ancora nel 2009, 13 anni fa, ma che arriva a concretizzarsi ora. Mi sono prefissato di tagliare il nastro entro due anni, voglio vedere ultimata quanto prima questa costruzione che collegherà Santa Marta al Polo Zanotto. Un traguardo al quale vogliamo arrivare presto, tanto che siamo già stati a Roma a discuterne con il ministero. Un risultato importante per il nostro ateneo che punta a incrementare i corsi universitari e gli iscritti. Soltanto la nuova laurea triennale avviata a settembre, e dedicata alla robotica, ha portato quasi 300 nuovi iscritti».     

A smorzare gli entusiasmi ci ha invece pensato il consigliere Michele Bertucco, esponente di In Comune per Verona – Sinistra Civica Ecologista, il quale ha definito un «ulteriore annuncio da campagna elettorale ma, come sempre, privo di qualsiasi effetto pratico, quello di oggi da parte del sindaco uscente Sboarina sul nuovo edificio polifunzionale alla Passalacqua». Bertucco ha poi aggiunto: «Come per il central park all’ex scalo merci, il sindaco parla senza avere in mano alcun progetto approvato. Pura propaganda sulla pelle dei cittadini che da decenni attendono la riqualificazione delle aree. Lo stesso giochetto già visto per Villa Pullè, inserita in Variante 29 come mera manifestazione di interesse». Con un occhio all'appuntamento del 12 giugno, il consigliere Bertucco ha quindi sentenziato: «Un sindaco serio avrebbe concluso il mandato elencando le sue realizzazionI e non rilanciando le promesse di cinque anni fa».

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