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Accademia di Belle Arti Cignaroli diventa statale, sì del consiglio comunale di Verona

Passaggio approvato all'unanimità. Il Comune conferma gli impegni assunti con il Ministero, tra cui la concessione gratuita di una sede ed il mantenimento del contributo annuo

Ieri sera, 3 agosto, è stata definitivamente approvata all'unanimità dal consiglio comunale di Verona la statizzazione dell’Accademia di Belle Arti Cignaroli, oggi Fondazione. Il documento era già stato approvato nel maggio scorso ma è stato modificato in queste settimane per recepire le nuove richieste trasmesse dal Ministero dell'università e della ricerca. Con i 26 voti favorevoli di ieri si è concluso il percorso avviato anni fa per la statizzazione dell'accademia, storica istituzione culturale della città a cui sono oggi iscritti 800 studenti.
Di fatto, ieri è stata approvata la convezione con il Ministero per la conferma degli impegni assunti dal Comune di Verona. Tra questi, la concessione gratuita di una sede adeguata al prestigio dell'accademia ed il mantenimento del contributo annuo.

«Arriva a compimento la statizzazione dell'Accademia di Belle Arti, tra le storiche istituzioni culturali veronesi e fra le cinque accademie storiche italiane - ha spiegato l'assessora alla cultura di Verona Marta Ugolini - Un passaggio importante che certifica non solo i requisiti qualitativi di una realtà sostenuta economicamente dal Comune dal 1984, ma sancisce l’entrata dell’Accademia nel sistema delle accademie nazionali, assicurando continuità alla sua fondamentale attività di formazione».
«Dalle analisi effettuate, l'Accademia di Belle Arti non presenta alcuno squilibrio di bilancio, ma una solida struttura economica, che è fra i requisiti fondamentali per la statizzazione, oltre al numero di iscritti e alla sede - ha aggiunto l'assessore al bilancio Michele Bertucco - C'è dunque un ente sano, che diventerà statale a tutti gli effetti con il riconoscimento del titolo universitario. Inoltre, in questi anni, è aumentato il contributo da parte dello Stato che, da 1.573.457euro nel 2018 è passato nel 2021 a 2.671.897 euro. Con la statizzazione, ovviamente, i costi andranno a carico dello Stato, diventando un vantaggio anche per il Comune».

Dalle file della maggioranza, il consigliere del gruppo Damiano Tommasi Sindaco Giacomo Piva ha commentato: «In questa occasione vorrei venisse ricordata la figura di Libero Cecchini, architetto e vicepresidente dell'accademia, scomparso nel 2020, la cui azione in favore di questa importante istituzione non si è mai arrestata. È infatti fra i fautori dell’avvio di questo percorso, che giunge oggi alla definitiva approvazione». E Alessia Rotta del Partito Democratico ha dichiarato: «L'Accademia di Verona, fra le più storiche d’Italia, è stata fra le prime ad avviare il percorso per la statizzazione. Senza questo passaggio rischiavamo di rimanere esclusi. È un orgoglio giungere oggi a questo risultato, che riconosce il valore di una grande istituzione culturale veronese, realtà che nel tempo ha costantemente dimostrato la sua qualità».
Dalla minoranza, Marco Padovani di Fratelli d'Italia ha sottolineato: «Un percorso che arriva da lontano, che dimostra ancora la validità delle azioni portate avanti dalla precedente amministrazione, che ha lasciato una città sana, con aziende e realtà di pregio».

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