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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Locazioni turistiche e abusivismo, Bendinelli: «Vuoto normativo favorisce speculatori»

A Verona, scoperte 86 violazioni in 109 attività controllate in 10 mesi. Federalberghi Garda Veneto: «Sia attivata al più presto anche in zona lago una strategia di controlli incrociati». E il sindaco di Garda attacca la Regione: «Ignora il problema»

Da gennaio a ottobre, su 109 attività di locazione turistica controllate dalla polizia locale di Verona sono emerse 86 violazioni. «Ma controlli di questo tipo sono necessari anche nella zona del lago», hanno commentato gli albergatori gardesani. Ed il sindaco di Garda Davide Bendinelli ha aggiunto: «Nel mondo dei b&b c'è un grave vuoto normativo che sta danneggiando residenti e albergatori delle località turistiche, favorendo l'evasione e la concorrenza scorretta».

I numeri non mentono. Le irregolarità nel campo delle locazioni turistiche sono aumentate nel capoluogo e anche nei territori turistici del Lago di Garda, generando difficoltà e confusione. Il problema è conosciuto e da anni ne discutono le associazioni di categoria come Confcommercio e Federalberghi Garda Veneto. «Non siamo contrari ad altre forme di ricettività - ha affermato il presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni - Deve essere tuttavia attivata al più presto una strategia di controlli incrociati tra le amministrazioni locali, i comandi di polizia dei Comuni del lago e la guardia di finanza per portare a galla il fenomeno del sommerso e contribuire al puntuale versamento della tassa di soggiorno. Togliere risorse alla collettività è ingiusto e dannoso sia per i turisti che ogni anno ci scelgono, sia per le future azioni di promozione di tutta la destinazione».

I dati in forma aggregata del portale accreditato Airdna Marketminder confermano la presenza sulla sponda veronese del Lago di Garda di più di 4.500 case e appartamenti privati che vengono resi disponibili per pernottamenti su portali come Airbnb, Vrbo o Homeaway fuori dalle regole del settore turistico-ricettivo. Ed è facile pensare a un mancato gettito per gli enti locali, solo per l'imposta di soggiorno, di centinaia di migliaia di euro a stagione. Senza contare che imposte come la Tari e l’Imu andrebbero ponderate in modo diverso. Così come la distribuzione delle componenti di luce e gas è da rivedere. E anche la mancata comunicazione delle presenze alla Questura crea oggettivi problemi di gestione del territorio. A tutto ciò, si aggiunge che le attività fuorilegge spesso sono sostenute dal lavoro di personale senza un regolare contratto di lavoro.
«L’autorizzazione ad accogliere turisti in contesti atipici come le case private o le aziende agricole - ha concluso De Beni - era in origine motivata con l’esigenza di integrare il reddito di soggetti economicamente deboli e comunque accessoria rispetto all’attività principale. A causa della mancanza di una chiara regolamentazione però, il fenomeno è proliferato in modo indiscriminato, allontanandosi dall’originario principio ispiratore e dando luogo a concorrenza sleale, evasione fiscale, spopolamento dei centri storici, mancanza del rispetto delle regole di sicurezza. Per questo chiediamo che anche sul nostro territorio vengano svolte azioni simili a quelle fatte a Verona».

«La gestione dei b&b è divenuta un'attività imprenditoriale a tutto tondo, con fior di aziende che vanno a caccia degli appartamenti per destinarli al mercato turistico senza dover rispettare le norme amministrative e di sicurezza alle quali sono sottoposti alberghi, residence e campeggi», ha aggiunto il sindaco di Garda Bendinelli, che si scaglia contro il «far west» normativo, che «danneggia tutti eccetto gli speculatori».
«Finora - ha concluso Bendinelli - la Regione Veneto ha sostanzialmente ignorato il problema. È importante, invece, che le istituzioni intervengano: non per vietare, ma per creare un tessuto economico trasparente ed equilibrato nel quale le regole valgano per tutti e il vuoto normativo venga colmato proteggendo gli interessi delle famiglie e degli imprenditori che pagano le tasse e creano lavoro e benessere nella comunità».

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