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A22, grazie al Decreto Infrastrutture si apre la strada a una nuova concessione

Il sindaco di Verona Sboarina: «Sapevamo che la società di gestione di Autobrennero è tra le migliori e sarebbe un peccato mortale buttare all'aria anni di storia e di buona amministrazione»

Ieri, 4 novembre, nella Sala Consigliare di Mantova, i rappresentanti istituzionali degli enti soci di Autostrada del Brennero si sono riuniti a seguito della approvazione parlamentare della norma relativa il partenariato pubblico privato per la nuova concessione autostradale. Presenti, insieme al sindaco di Mantova Mattia Palazzi, Maurizio Fugatti, presidente della Provincia Autonoma di Trento; Arno Kompatscher, presidente della Provincia Autonoma di Bolzano; Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena; Manuel Scalzotto, presidente della Provincia di Verona; Giorgio Zanni, presidente della Provincia di Reggio Emilia; Beniamino Morselli, presidente della Provincia di Mantova; Renzo Caramaschi, sindaco di Bolzano; Franco Ianeselli, sindaco di Trento; e Federico Sboarina, sindaco di Verona.

Con il voto di ieri al Senato è terminato l'iter di conversione in legge del Decreto Infrastrutture, contenente l'emendamento che consente forme di partenariato pubblico-privato. Tale norma consente di lavorare al futuro della A22 e del Corridoio del Brennero. E la presenza di tutti i rappresentanti degli enti territoriali soci ha dimostrato la grande unità e compattezza nel lavoro che si apre con il voto al provvedimento. Si apre infatti la strada ad una nuova concessione trentennale per l'Autostrada del Brennero dopo un lungo periodo di stallo.

Autobrennero, fondata nel 1959, è stata voluta e realizzata dagli enti locali che vanno da Bolzano a Modena, avendo sempre cura di gestire il corridoio nell’interesse dei territori. Da allora, gli enti pubblici soci di Autostrada del Brennero hanno proseguito a costituire una garanzia della qualità gestionale dell'infrastruttura. A22, oggi, costituisce un punto di orgoglio dei territori che attraversa, un patrimonio ricco di risultati ottenuti in termini di sicurezza, di vicinanza alle comunità locali, di progettualità nel segno della mobilità sostenibile, della transizione ecologica, della digitalizzazione dell'autostrada e dell'intermodalità, oltre che del potenziamento ulteriore del sistema autostradale italiano.

«Questo è un giorno importante per una serie di motivi - ha affermato il sindaco Sboarina - Il primo perché è da tre anni che possiamo dire di esserci sudati tutti insieme questo risultato, perché si partiva dal presupposto di nazionalizzare una delle migliori società che oggi esistono in Italia. Essere riusciti ad arrivare a questo risultato, partendo da quel punto, non è stato né banale, né scontato e semplice. Il secondo elemento, non meno importante, è che attorno a questo tavolo ci sono sindaci e presidenti che hanno sensibilità politiche molto differenti tra di loro, ma ci unisce la stessa difesa dei nostri territori. Tutti abbiamo a cuore il bene della nostra comunità. Sapevamo che la società di gestione di Autobrennero è tra le migliori e sarebbe un peccato mortale buttare all’aria anni di storia e di buona amministrazione. A Verona, fra provincia e città, facciamo 17 milioni di turisti, gran parte dei quali vengono dalla Germania, e quindi attraversano Autobrennero. Con il gioco di squadra noi soci pubblici siamo riusciti a raggiungere un risultato importantissimo, ed ha ragione Maurizio Fugatti quando dice che è un punto di arrivo ma anche un punto di partenza. Tutti i territori stanno cercando di uscire dalla crisi generata dal Covid, il casello di Verona Nord ad oggi ha già superato i flussi di traffico del 2019. Autobrennero per noi è anche questo, un grande elemento di sviluppo. Guardiamo al futuro e ai progetti, alla terza corsia e alle altre opere pubbliche del piano di investimenti. Se siamo stati così bravi a far ripartire la nostra economia, a far ripartire il nostro turismo, non possiamo permetterci nei prossimi anni di subire uno stop a tutto questo perché banalmente si fa fatica a scendere dalla Germania e dall’Europa fino ai nostri territori. Quindi penso che sia un momento molto importante e ringrazio tutte le persone sedute attorno a questo tavolo perché, anche se di partiti diversi, ci siamo sentiti decine di volte dimostrando di parlare la stessa lingua».
«Il risultato raggiunto è a mio avviso un esempio chiaro di come si possa e si debba fare buona politica per i cittadini - ha detto il presidente della Provincia Scalzotto - L'autonomia si rivela ancora una volta un paradigma vincente per una gestione efficace ed efficiente. Autonomia che è stata per Autobrennero un elemento che ha saputo fare la differenza, così come la qualità degli amministratori. Questo percorso oggi ci offre la possibilità di mantenere questo assetto».

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