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Verona Minor Hierusalem: quasi 300 mila visitatori in tre anni d'attività

Sabato mattina, in Gran Guardia in centrocittà, si terrà un convegno sui risultati ottenuti dal progetto, che ha coinvolto 1228 volontari, dei quali 571 studenti

La Verona Minor Hierusalem, da quest’anno fondazione, registra numeri vincenti. In tre anni di attività ha coinvolto 1228 volontari, dei quali 571 studenti, e accolto 283 mila visitatori lungo i tre percorsi che si snodano sia su una sponda che sull’altra dell’Adige. E sabato mattina, un convegno in Gran Guardia racconterà le tappe che hanno permesso di raggiungere questi risultati.

Cultura è benessere. Coltivare le persone come dono illumina la città’. Sarà questo il tema della mattinata che inizierà alle ore 9 con i saluti del Vescovo Giuseppe Zenti e del sindaco Federico Sboarina. Due le lectio magistralis, la prima con Stefano Zamagni, docente all’Università di Bologna, che parlerà di “Economia del dono, le persone come risorsa immateriale”. La seconda con Pierluigi Sacco, consigliere speciale del Commissario Europeo alla Cultura, che interverrà su “La cultura come sviluppo umano”.

E poi ancora Paola Tessitore, direttore della Fondazione Verona Minor Hierusalem, che parlerà di “Verona Minor Hierusalem: un progetto per il benessere delle persone e della città”, e don Martino Signoretto, presidente della Fondazione, che concluderà con l’intervento “Verona città di luce, città dell’incontro”. L’appuntamento è rivolto a tutta la città.

In occasione del convegno i volontari interpreteranno alcuni monologhi teatrali sulle parole simboliche dei tre Itinerari “Acqua, Terra e Cielo”. Una fotogallery racconterà l’ultimo anno di attività insieme alla città e, nelle sale attigue, saranno attive quattro botteghe artigianali per mostrare la manualità dello scalpellino Frans Ferzini, del pittore Antonio Amodio, dell’intarsiatore Giovanni Poli, ma anche quella del gruppo giovani digitali della Verona Minor Hierusalem.

Nel pomeriggio, alle ore 14, visita guidata lungo il percorso ‘Rinascere dal Cielo. Verona tra le note di Mozart e una nave di Santi’, con partenza dalla chiesa di San Fermo, dove il gruppo di teatro della Verona Minor Hierusalem introdurrà il pellegrinaggio accompagnati dalla guida turistica Davide Adami. Per l’occasione saranno presentate la nuova credenziale, che rielabora il diario degli antichi pellegrini, e la nuova mappa dell’itinerario.

La Verona Minor Hierusalem in tre anni ha registrato 56 pellegrinaggi urbani, 1086 visite con le guide turistiche, 596 ore di formazione ai volontari e 35 lavoratori didattici con le scuole.

Giovedì mattina i dati sono stati illustrati a Palazzo Barbieri dal sindaco Federico Sboarina, insieme a monsignor Martino Signoretto e a Paola Tessitore. Presenti anche Chiara Tommasini, presidente CSV Verona e Andrea Marconi del Banco BPM.

«Verona si dimostra capitale dell’accoglienza – ha detto Sboarina -. Abbiamo volontari in tutti i settori, dal sociale allo sport fino alla cultura. Un valore assoluto che va sostenuto. E in questo la Verona Minor Hierusalem è un esempio. La formazione personalizzata fatta ai volontari ha permesso che i cittadini diventassero i primi custodi e promotori del patrimonio storico e artistico veronese, in questo caso della bellezza di ben 17 chiese. Tutta la città ha fatto rete ed è scesa in campo per valorizzare i tesori cittadini, soprattutto sulla sponda sinistra dell’Adige, fino a poco tempo fa poco conosciuta e visitata dai flussi turistici. Così abbiamo ampliato l’offerta culturale e turistica. I dati della funicolare, esplosi nel 2019, dimostrano che finalmente le persone non si fermano solo all’interno dell’ansa ma escono verso Castel San Pietro o Veronetta. Un successo reso possibile anche da questi percorsi».

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