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Soprintendenza in visita all'ex Manifattura Tabacchi per vagliare il progetto

«Finalmente, anche a Verona un intervento di architettura contemporanea, in cui l’anima pregressa diventa un punto di forza del moderno e del contemporaneo», ha detto il soprintendente Vincenzo Tinè

Il progetto di riqualificazione urbana dell’ex Manifattura Tabacchi al vaglio del nuovo soprintendente. Uno dei punti di forza della rigenerazione dell’are è infatti la presenza della parte storica, quella vincolata e da preservare che, nel progetto elaborato, diventa un valore aggiunto. Un elemento da valorizzare per mantenere la memoria di un luogo che fa parte della storia della città, e che rivivrà grazie ad un’architettura contemporanea ma rispettosa del costruito e del suo pregresso.

Presentato in municipio già nelle settimane scorse, il progetto per il recupero dell’ex complesso industriale tra viale del Lavoro e la Fiera, martedì è stato illustrato sul posto, nell’area che di fatto è già un cantiere e in cui le ruspe sono già in azione per le prime demolizioni.

In sopralluogo, il sindaco Federico Sboarina, l’assessore alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala e il soprintendente Vincenzo Tinè, che dopo l’assunzione dell’incarico a Verona nei mesi scorsi, ha voluto approfondire sul luogo le tematiche legate alla conservazione dei fabbricati. Con loro, Paolo Signoretti della società Ve.Re Srl. proprietaria dell’area, che ha fatto da guida tra gli edifici vuoti, la galleria vincolata, per arrivare sul tetto, da dove si domina la città.

«Questa città è storica in tutte le sue parti, anche fuori le mura – ha ricordato il sovrintendente Tinè -. Finalmente, anche a Verona un intervento di architettura contemporanea, in cui l’anima pregressa diventa un punto di forza del moderno e del contemporaneo. Siamo felici di assistere a questi tentativi di riqualificare vuoti urbani, sono occasione di realizzare architettura contemporanea sull’antico».

«Un progetto che riqualifica non solo questo complesso ma anche l’intera zona, già interessata dal recupero degli ex magazzini generali – ha detto il sindaco -. Come il soprintendete, crediamo che la manifattura debba essere rigenerata nel rispetto di ciò che ha rappresentato per la città, lasciando riconoscibili le sue parte caratteristiche, dal grande camino alla galleria.
Questo progetto rispecchia in pieno la nostra visione di rigenerazione urbana, che punta al vero recupero delle aree dismesse per reinserirle nel tessuto urbano. Nel caso specifico dell’ex Manifattura Tabacchi, parliamo di un’area a ridosso non solo della fiera ma anche dell’ex Scalo Merci in cui sorgerà il grande parco cittadino. Questa parte della città diventerà sempre più attrattiva per i privati che vogliono investire in progetti e iniziative di qualità».

«Il lungo edificio che dà su viale del Lavoro verrà preservato, nonostante non sia soggetto a particolari vincoli – spiega Segala -. Una scelta condivisa con la proprietà per mantenere l’identità storica del luogo. Grazie alla sua posizione strategica, l’intervento fungerà anche da riconnessione tra le aree limitrofe, per un recupero armonioso che renderà questa zona davvero bella. Il progetto è stato affidato allo studio di architettura norvegese Snøhetta, tra i più importanti a livello europeo. Questa sarà la loro prima opera in Italia».

Dal recupero di quest’area dipende anche lo sviluppo della fiera, che avrà a disposizione nuovi parcheggi e servizi dedicati, oltre ad una riqualificazione delle aree esterne che, con camminamenti e percorsi ad hoc, creeranno un tutt’uno tra i due poli. Ne beneficeranno anche i quartieri limitrofi, grazie alle opere compensative e agli intereventi viabilistici che miglioreranno la qualità della vita dei cittadini.

Complessivamente, in quest’area si prevede la costruzione di 37.400 metri quadrati di edifici, rispetto ai 55 mila attuali, così distribuiti: 7.700 mq commerciali (dimezzati con la Variante 23), 11 mila mq produttivo-direzionali e 18.700 mq riservati al turistico-ricettivo.

Di particolare interesse per l’Amministrazione, vi è la possibile variazione dell’attuale tracciato del filobus che avrebbe una corsia preferenziale sull’asta ferroviaria che si affaccia su viale del Lavoro, che proseguirebbe diretta fino all’intersezione con viale dell’Agricoltura.

La rigenerazione dell’ex Manifattura Tabacchi è ora sui tavoli della Regione. Da qualche giorno è infatti partito ’iter amministrativo regionale, con le conferenze dei servizi sia per la parte ambientale che per quella urbanistica. Dopodichè il PUA potrà partire con i cantieri, presumibilmente già dopo l’estate.

DATI STORICI - La Manifattura dei Tabacchi di Verona interessa la seconda fase dell’industrializzazione a partire dagli anni Venti, conseguente alla costruzione della nuova stazione di Porta Nuova (1922).
La costruzione dell’intero complesso della Manifattura dei tabacchi fu realizzata in fasi diverse: il primo insediamento riguarda il magazzino dei tabacchi greggi che fu realizzato nel 1932, successivamente nel 1937 fu edificato lo stabilimento e la palazzina destinata agli uffici e agli alloggi per funzionari. La Manifattura fu inaugurata nel 1940.
Il magazzino dei tabacchi greggi fu affiancato dallo stabilimento che copriva un’area di 2.350 mq, sul retro da altri due fabbricati di cui uno destinato ad officine e l’altro a centrale termica. La Manifattura fu danneggiata durante la seconda guerra mondiale, per essere poi parzialmente ricostruita nel dopoguerra.

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