Recovery Fund e Collettore: AGS incontra i sindaci dell'entroterra gardesano
«AGS ha già inviato la documentazione necessaria per inserire il collettore tra le opere finanziabili. La sua realizzazione, infatti, è una battaglia che dobbiamo portare avanti tutti insieme», ha detto il presidente Angelo Cresco
Il Recovery Fund rappresenta una opportunità concreta per co-finanziare la realizzazione del nuovo collettore del Garda. A ribadirlo l’onorevole Alessia Rotta, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera, che nei giorni scorsi ha incontrato i sindaci dell’entroterra gardesano, soci di Azienda Gardesana Servizi.
Infatti, dopo l’incontro con i primi cittadini dei Comuni che si affacciano sul Garda veronese avvenuto a fine settembre, la presidente Rotta ha voluto aggiornare anche i colleghi dell’entroterra sulle potenzialità messe a disposizione da questo strumento. Il Recovery Fund prevede, per il nostro Paese, un plafond di 209 miliardi di euro, di cui il 37% da destinare a progetti di “green economy”. AGS ha provveduto ha inviare la documentazione necessaria affinché il collettore sia inserito tra le opere finanziabili.
«I fondi messi a disposizione dal Recovery Fund – ha ribadito Angelo Cresco, presidente di AGS – rappresentano una grande opportunità per garantire che il nuovo collettore sia realizzato senza gravare eccessivamente sulle tariffe e sui cittadini. AGS ha già inviato la documentazione necessaria per inserire il collettore tra le opere finanziabili. La sua realizzazione, infatti, è una battaglia che dobbiamo portare avanti tutti insieme perché con questa infrastruttura ci giochiamo il futuro dello sviluppo di tutta l’area rivierasca e di quella interna. Per questo è fondamentale che tutti i sindaci soci di AGS siano informati e condividano questo progetto e ci aiutino a coinvolgere le forze parlamentari, la Regione con la sua nuova giunta e il Ministero nel ritenere il nuovo collettore un’opera necessaria per la tutela del nostro territorio».