rotate-mobile
Devi disattivare ad-block per riprodurre il video.
Play
Replay
Play Replay Pausa
Disattiva audio Disattiva audio Disattiva audio Attiva audio
Indietro di 10 secondi
Avanti di 10 secondi
Spot
Attiva schermo intero Disattiva schermo intero
Skip
Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi.
Attendi solo un istante...
Forse potrebbe interessarti...

Ucciso un altro ibis eremita. Parco Natura Viva: «La Toscana diventi "black spot"»

Dieks, giovane femmina nata in Carinzia e migrata in Italia insieme agli adulti fino a Orbetello, ha trovato la morte in una radura nei pressi di Figline Valdarno. La specie protetta è al centro di un progetto di reinserimento, a cui lavora anche il giardino zoologico di Bussolengo

I fucili dei cacciatori illegali colpiscono ancora. A farne le spese un altro ibis eremita del progetto di reintroduzione in natura dei ricercatori austriaci del Waldrappteam: Dieks, giovane femmina nata in Carinzia e migrata in Italia insieme agli adulti fino a Orbetello, ha trovato la morte in una radura nei pressi di Figline Valdarno (FI) nel tardo pomeriggio dello scorso 26 settembre. Dopo le cinque uccisioni accertate nel 2020 e i tre casi in cui i corpi degli uccelli non sono mai stati ritrovati, il Parco Natura Viva di Bussolengo, partner italiano del Waldrappteam, chiede che la costa tirrenica e tutta la Regione Toscana venga inserita dal Ministero della Transizione Ecologica nei “black spots” del Piano Nazionale Anti Bracconaggio redatto nel 2017. Tra i sette attuali la Toscana non compare, pur annoverando “intense attività illegali contro gli uccelli, dove dovrebbero essere attuate misure efficaci di prevenzione”.

Dieks in volo-2
Dieks in volo

«Sono venuta a conoscenza di dati irregolari di Dieks nel tardo pomeriggio», spiega Daniela Trobe, collaboratrice del Waldrappteam da molti anni che ogni giorno valuta i dati inviati dai trasmettitori GPS applicati sulla schiena degli uccelli. «Era a terra in una radura del bosco e il sensore di movimento integrato mostrava solo un'attività molto ridotta. Così ho aspettato la successiva trasmissione di dati, che purtroppo ha confermato le mie paure. Dieks probabilmente è morta dopo due ore di sofferenza».

Dieks post mortem-2
La radiografia post mortem

«Adesso basta, chiediamo urgentemente alle autorità nazionali e regionali misure efficaci contro questa uccisione insensata e illegale - interviene Johannes Fritz, direttore del progetto -. Per molti anni, insieme ai nostri partner italiani, abbiamo lavorato per richiamare l'attenzione delle autorità e delle associazioni venatorie sull'alto numero di ibis eremita abbattuti in Italia e in particolare in Toscana, importante corridoio di migrazione per gli ibis eremita. Quest’anno assistiamo alla prima uccisione già all'inizio della migrazione autunnale, non appena ha riaperto la stagione venatoria. Il bracconaggio è il principale motivo di mortalità degli ibis eremita in Italia e chiediamo che un hot spot così importante, venga difeso dalle autorità», conclude Fritz.

Dieks2-2

Dieks-2

Video popolari

Ucciso un altro ibis eremita. Parco Natura Viva: «La Toscana diventi "black spot"»

VeronaSera è in caricamento