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Zaia arrabbiato con l'Europa sui migranti. E per il granchio blu chiede stato di emergenza

Per il presidente del Veneto gli attuali numeri non consentono un'accoglienza dignitosa dei profughi. E sul maltempo di questa estate conta danni per un miliardo e 200 milioni di euro. «I cittadini hanno diritto a un ristoro»

Aiuti dall'Europa sull'immigrazione, cospicui risarcimenti per i danni del maltempo e la richiesta di stato di emergenza per il granchio blu. Ieri, 29 agosto, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha lanciato questi tre messaggi, uno diretto all'Europa e l'altro rivolto al Governo italiano.

Sull'accoglienza dei migranti, Zaia ha ribadito quanto dichiarato la settimana scorsa e cioè che il problema deve essere affrontato e risolto a livello europeo e il prima possibile perché i numeri non permetterebbero più un'accoglienza dignitosa in Veneto. «Stiamo ospitando 9mila persone e arriveranno oltre 200mila persone quest'anno in Italia - ha detto il presidente del Veneto - Di queste solo l'8% avrà il riconoscimento dello status di rifugiato perché molti sono migranti economici». Numeri che, a detta di Zaia, rendono complicatissimi i rimpatri. E a tal proposito, il presidente della Regione ha dichiarato che al momento non è in programma in Veneto l'apertura di un centro di permanenza e rimpatrio (Cpr).
E quindi «c'è bisogno che l'Europa scenda in campo e il problema - ha detto il governatore del Veneto - Sono arrabbiato con l'Europa che finora ha portato a zero il tema dei ricollocamenti. Deve prendersi carico del problema, e non lo sta facendo».

Zaia non è invece arrabbiato con il Governo italiano, a cui però ieri ha inviato due solleciti: il primo sul maltempo e il secondo sul granchio. Per il maltempo, dallo Stato arriveranno intanto oltre 8 milioni di euro, ma quello che Zaia attende e uno stanziamento più corposo. «Per il maltempo abbiamo calcolato danni per un miliardo e 200 milioni di euro. Con 8 milioni e 303mila euro copriremo le somme urgenze e quindi le spese avute per sgomberare strade e per fare i primi lavori di pulizia. Ma i cittadini hanno diritto a un ristoro, spero che il Governo lo faccia quanto prima».

E quanto prima il Governo italiano deve intervenire anche sul granchio blu, l'animale che questa estate ha danneggiato pesca e itticoltura nell'Alto Adriatico. Per questo Zaia vuole la dichiarazione di stato di emergenza nazionale. «Un primo aiuto del Governo c'è stato con 2 milioni e 900mila euro già stanziati, ma noi chiediamo lo stato di emergenza per aiutare i nostri pescatori, visto che il 40% delle vongole a livello nazionale è prodotto dal Veneto e l'80% di queste vongole verrà divorato dal granchio blu. Per noi è un dramma, come lo è anche per l'Emilia Romagna e il Friuli Venezia Giulia».

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