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Figliuolo in Veneto, tappa a Verona. Sboarina: «Squadra vaccinale da Serie A»

Il commissario straordinario per l'emergenza Covid ha visitato la sede del Comfoter di Supporto a Verona ed è stato accompagnato al centro vaccinale allestito alla base del Terzo Stormo dell'Aeronautica Militare a Caluri di Villafranca

Oggi, 13 maggio, il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l'emergenza Covid, ha fatto tappa anche a Verona. Partendo questa mattina da Venezia, il generale Figliuolo ha parlato della campagna vaccinale al PalaExpo di Marghera e si è poi spostato verso ovest, passando per la Fiera e l'ex ospedale militare di Padova, dove ha parlato anche di vaccinazioni anti-Covid nella farmacie (vedi video).

Oggi pomeriggio, l'arrivo a Verona, dove la visita è cominciata a Palazzo Carli, sede del Comfoter di Supporto, dove Figliuolo ha incontrato in via riservata il sindaco Federico Sboarina, il generale di corpo d'armata Massimo Scala, il prefetto Donato Cafagna e il comandante dell'85o Rav Christian Ingala. A seguire il sindaco ha accompagnato il commissario straordinario nella visita al centro vaccinale allestito alla base del Terzo Stormo dell'Aeronautica Militare a Caluri di Villafranca.
Il primo cittadino ha relazionato sullo stato di avanzamento della campagna vaccinale in città. Ha parlato degli hub aperti sul territorio, dell'organizzazione e della gestione dei punti vaccinali e del coordinamento con l'Ulss 9 Scaligera, l'Aoui, la protezione civile, l'esercito e la Croce Verde per un servizio efficiente e rapido. Ed anche dell'impiego degli agenti di polizia locale per raggiungere tutti gli ultraottantenni che non erano riusciti a prenotarsi online, della chiamata di tanti volontari per supportare la popolazione nei centri vaccinali e dei servizi come l'autobus gratuito per chi va a vaccinarsi.

generale figliuolo a verona covid-2

«È stato per me un onore incontrare oggi il generale Figliuolo nella sede del Comfoter di Supporto - ha detto il sindaco Federico Sboarina - Una persona di grande carattere e determinazione. La città di Verona è fortemente impegnata nella campagna vaccinale della popolazione e potermi confrontare con il commissario governativo è stato sicuramente importante. L'andamento spedito delle vaccinazioni è per il nostro territorio un motivo di speranza per la ripresa delle attività economiche, oltre che per la sicurezza sanitaria dei nostri concittadini. Abbiamo passato un anno in trincea, ognuno nel proprio ruolo, adesso la svolta è cominciata, siamo pronti per dare la spallata definitiva al Covid. Ci crediamo e ci stiamo investendo molto. Azienda ospedaliera e Ulss 9 stanno dando il massimo e il Comune ha fornito qualsiasi supporto logistico. Abbiamo molto lavorato nei servizi di accoglienza degli utenti per rendere confortevole e veloci le operazioni, i cittadini hanno capito l’importanza anche sociale del vaccino e sono innumerevoli le attestazioni di soddisfazione che stiamo ricevendo. La tutela della mia comunità, soprattutto delle categorie fragili, è l’obiettivo primario e sono orgoglioso di poterla garantire insieme ad una squadra di Serie A, come quella che a Verona ha raccolto istituzioni, sanitari, volontari, protezione civile ed esercito. Al commissario ho chiesto di mantenere le forniture continue delle dosi con l'accelerazione avvenuta proprio con lui, le quasi 112mila somministrazioni totali, fra prima e seconda chiamata, ci danno l’ottimismo di ritenere che potremmo raggiungere presto la copertura generale dei nostri residenti. Stiamo facendo la nostra parte per la nostra città e per il paese, l’efficienza veneta è scesa in campo per la partita più importante dal Dopoguerra».

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