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Turismo in Veneto, Zaia: «Con arrivi e presenze superati record del 2019»

Il presidente della Regione è intervenuto al Forum Internazionale del Turismo Sostenibile organizzato a CastelBrando: «Sapiente combinazione tra cultura, turismo e sport valorizza le bellezze e le eccellenze del nostro territorio»

Il Veneto si riconferma prima regione italiana per turismo e addirittura supera i dati dal 2019, l'ultimo prima della pandemia. Lo ha confermato questa mattina, 13 novembre, il presidente della Regione Luca Zaia a Cison di Valmarino, in provincia di Treviso, intervenendo al primo Forum Internazionale del Turismo Sostenibile. Forum intitolato "Turismo sostenibile e patrimonio del territorio: quali sinergie e quali impatti economici e social" e ospitato a CastelBrando.

«Ospitare in Veneto il primo forum nazionale sul turismo sostenibile ha un significato importante - ha dichiarato Zaia - Siamo tra le regioni italiane con il maggior numero di siti Unesco; una terra che ha saputo crescere in termini economici grazie anche alle importanti ricadute legate all’industria turistica. Un comparto che corre veloce e che ha superato le cifre da record del 2019: nei primi sette mesi del 2023, infatti, il numero di turisti che hanno soggiornato in Veneto è superiore allo stesso periodo pre-pandemico (+4% degli arrivi). Stesso andamento per le presenze, che rappresentano il numero di pernottamenti (+0,7%). Abbiamo avuto un boom di turisti stranieri, aumentati molto rispetto al 2022 (arrivi +29,6%, presenze +16,4%), tanto da superare il record del 2019 (arrivi +2%, presenze +1,7%). Anche il numero di italiani è largamente superiore anche alla situazione pre-pandemica (+7,8%), ma non ancora nelle presenze (-1,5%), soprattutto per soggiorni più brevi nelle città, al mare e alle terme. In queste settimane continuiamo a registrare ottime presenze, agevolate anche dal meteo, quindi ci aspettiamo dati eccellenti in chiusura d’anno. Il mare, il lago e la montagna hanno contribuito in maniera determinante e continueranno a fare la parte del leone, con le grandi città d’arte, ma per raggiungere questo primato, confermandoci nuovamente come la regione più turistica d’Italia, il riconoscimento dei siti Unesco rappresentano un tassello fondamentale. Essi debbono essere considerati i punti di partenza che impegnano le istituzioni, a tutti i livelli, a mettere in atto iniziative di prevenzione, salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali, ambientali e paesaggistici. Una sapiente combinazione tra cultura, turismo e sport. Questa è la formula vincente che valorizza le bellezze, gli antichi mestieri, l’enogastronomia, le eccellenze del nostro territorio, l’arte e il paesaggio. E tra un anno conto di ospitare nuovamente questo appuntamento per celebrare il decimo sito Unesco del Veneto».

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