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Rifiuti, la strategia di Tosi: «Inceneritore a Ca' del Bue e discarica di Torretta»

Con un'interrogazione l'ex sindaco di Verona chiede all'attuale amministrazione di acquisire il controllo della discarica legnaghese, prima che finisca in mano ai vicentini di Aim

Il consigliere comunale ed ex sindaco di Verona Flavio Tosi ha presentato un'interrogazione per conoscere le strategie che il Comune intende adottare per il futuro di Amia, l'azienda che gestisce i rifiuti e la cura del verde urbano nel capoluogo e che è Verona controlla attraverso Agsm. 

Le considerazioni di Tosi partono da un'analisi dell'ultimo bilancio chiuso da Amia, ovvero quello del 2019. Un bilancio positivo rispetto a quelli del passato, su cui però l'ex sindaco ha voluto esprimere qualche puntualizzazione: «Per risanare il bilancio, Amia scrive di aver adottato politiche sul personale, ma non è vero perché la differenza tra il 2018 e il 2019 è di un solo dipende su 590, quindi quasi nulla. I veri fronti su cui Amia ha operato sono la rinegoziazione dei contratti commerciali, ottenendo più soldi dal Comune di Verona e dagli altri comuni e meno spese verso Agsm. Inoltre, ha ridotto anche i costi di smaltimento dei rifiuti, conferendoli nella discarica di Sant'Urbano; condizione però temporanea e non più ripetibile. Tra l'altro, il Comune di Verona ha pagato di più Amia per avere un servizio peggiore, perché in molti marciapiedi della città l'erba non è curata».

Per Tosi, dunque, il bilancio di Amia è tornato positivo non per lungimiranti scelte strategiche. Scelte strategiche di cui Amia avrebbe bisogno, a partire dall'impianto di Ca' del Bue. «Nel processo di aggregazione tra Agsm e Aim, un'azienda che si proponeva come terzo partner alternativo ad A2A ha avanzato un'offerta che prevedeva la creazione di un inceneritore a Ca' del Bue», ha rivelato Tosi, il quale ritiene strategica l'attivazione di un inceneritore a Ca' del Bue. Una strategia che andrebbe affiancata ad altre due operazioni: «Mettere insieme Amia, Serit ed Esacom per creare una società provinciale per la gestione di tutto il ciclo dei rifiuti e del verde - ha aggiunto l'ex sindaco di Verona - Inoltre, il Comune di Verona, attraverso una delle sue società controllate, dovrebbe comprare la quota in mano al Comune di Legnago per ottenere il controllo della discarica di Torretta, prima che Legnago venda la sua quota ad Aim, che è l'altro socio gestore della discarica».

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