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Michele Croce candidato sindaco di Verona: «Riprendiamoci cura del presente»

Il presidente di Prima Verona: «Dopo anni di immobilismo mettersi in gioco per il bene di Verona è un dovere civico più che una scelta e dovessi fare un passo indietro per il bene di Verona non avrei problemi a farlo»

È partito da Palazzo Camozzini il progetto civico di Michele Croce. Il leader di Prima Verona ha organizzato una serata per riunire le forze civiche che in queste settimane lo hanno spinto a sciogliere le riserve e a candidarsi come sindaco di Verona per le elezioni del prossimo anno. «Non ci sono personalismi - ha precisato Croce - Dopo anni di immobilismo mettersi in gioco per il bene di Verona è un dovere civico più che una scelta e dovessi fare un passo indietro per il bene di Verona non avrei problemi a farlo».

Croce ha ricordato i grandi nomi che in passato hanno reso Verona un punto di riferimento strategico ed economico nazionale, creando enti capaci di portare ricchezza nel territorio: banche, assicurazioni, fiere, festival, aziende, zone industriali e l'aeroporto. Alcuni di questi asset strategici oggi non ci sono più o sono stati svenduti o sviliti. Per Croce è fondamentale puntare sulla crescita di realtà come la fiera, l'aeroporto, Agsm Aim e sui motori turistici e culturali. «È in gioco il futuro di Verona - ha detto il candidato sindaco - Immaginiamo una città che sappia coniugare la sua bellezza storica con la qualità della vita e con le opportunità lavorative che i nostri figli e nipoti dovranno poter godere in tutti i campi economici. Prima di tutto occorre ripartire dalla Verona di oggi, superare l'imperante indecisionismo di questi ultimi anni per tornare a prendersi cura delle strade, dei marciapiedi, della pulizia e del verde pubblico in modo mirato, programmato, con risorse degne di questo nome».

Il presidente di Prima Verona ha snocciolato precisamente le risorse previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per i Comuni, sottolineando come il tornare a mettere al centro dell'azione amministrativa le attività essenziali porti beneficio ai cittadini e risparmio di costi, costituendo il modo naturale per raggiungere una Verona sostenibile.
Nell'anno della transizione ecologica nell'ottica della sostenibilità, non si potrà che mettere al primo posto dell'agenda i quartieri, investendo nella rigenerazione urbana. Quartieri da rinnovare, da curare, da aggiustare, da connettere, da completare con aree verdi e parchi, servizi sociali e piste ciclabili, eventi, per dare orgoglio ai residenti e vivibilità piena. Anche qui Croce ha precisato i fondi messi a disposizione dal Pnrr per la rigenerazione dei quartieri, per i nuovi servizi alla disabilità e per gli anziani e per asili e scuole dell’infanzia, per la nuova edilizia residenziale pubblica, per nuovi impianti sportivi. Somme importanti, da intercettare attraverso una macchina comunale operativa, immediata, adeguata.

«Più che nomi di candidati sindaco, più che coalizioni possibili o futuribili, dovremmo tutti discutere della Verona del futuro, riprendendoci cura della Verona del presente - ha concluso Croce - Che città immaginiamo, che opportunità vorremmo dare alle generazioni future. E tornare a occuparci seriamente di quartieri, strade, viabilità, pulizia, verde. Perché il presente va vissuto con dignità e il futuro preparato con serietà».

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