rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Devi disattivare ad-block per riprodurre il video.
Play
Replay
Play Replay Pausa
Disattiva audio Disattiva audio Disattiva audio Attiva audio
Indietro di 10 secondi
Avanti di 10 secondi
Spot
Attiva schermo intero Disattiva schermo intero
Skip
Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi.
Attendi solo un istante...
Forse potrebbe interessarti...

Fabrizio Curcio: «Veneto tra le regioni che lavorano di più per aiutare gli ucraini»

Il presidente della Regione Luca Zaia ha accompagnato il capo della protezione civile nazionale nel centro di prima accoglienza per i profughi ucraini di Noale

Questa mattina, 6 aprile, il capo dipartimento della protezione civile nazionale Fabrizio Curcio è stato accompagnato dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia in una visita al centro di prima accoglienza per i profughi ucraini di Noale, in provincia di Venezia. Una visita che è stata anche l'occasione per fare il punto della situazione sull'emergenza Ucraina.

Prima della visita a Noale, Zaia e Curcio hanno incontrato i prefetti delle varie province, i rappresentanti delle associazioni di volontariato e tutti i soggetti coinvolti nella gestione dell'emergenza Ucraina in Veneto. «Abbiamo analizzato insieme le criticità», ha spiegato il presidente della Regione, che poi è passato alla lettura dei numeri: «I profughi ucraini registrati in Veneto ad oggi sono 11.459 ed abbiamo eseguito 21.207 tamponi a chi è arrivato dall'Ucraina. Quasi il 90% dei profughi ucraini in Veneto sono donne e ragazzi con meno di 14 anni. E sono 234 i minori non accompagnati. Pochi sono i profughi che abbiamo vaccinato, perché tutti dicono che si fermeranno pochi giorni. Non hanno progetti di vita in Veneto e non hanno dimenticato casa. Hanno tutti in programma di tornare. Nei centri di accoglienza regionali, come quelli di Noale e Isola della Scala, sono attualmente 218 gli ospiti. In più, 5.306 veneti hanno messo a disposizione 12.406 posti letto. E nel conto corrente della Regione attivato per l'emergenza Ucraina abbiamo raccolto finora 687mila euro. Stiamo quindi rispondendo ad una tragedia con tantissima cività e umanità».

zaia curcio-2
(Zaia e Curcio nel centro di accoglienza di Noale)

E nel suo intervento, Fabrizio Curcio ha dichiarato: «La protezione civile non sta fornendo supporto solo nell'accoglienza ma mantiene anche una linea di aiuti diretti in Ucraina e il Veneto è stata una delle regioni che ha lavorato di più per portare aiuto. In totale i profughi scappati dall'Ucraina sono 4,2 milioni ed in larga parte sono accolti in Polonia e negli altri paesi confinanti. E tra i profughi c'è ancora una forma di attesa, perché vogliono capire come si evolverà la situazione nel loro paese per poi poter tornare. In questo momento i flussi in arrivo sono un po' calati, ma noi dobbiamo essere pronti ed attrezzati all'eventualità che invece gli arrivi aumentino. I profughi ucraini arrivati in Italia sono circa 85mila, ma più o meno il 10% di loro ha fatto solo tappa in Italia per poi ripartire verso altri paesi europei. La nostra accoglienza si basa su tre punti: l'aumento dell'ospitalità ordinaria gestita dalle prefetture, un'assistenza diffusa e un contributo di sostegno. Ed abbiamo anche creato un commissario ad hoc per i minori non accompagnati. La mia visita di oggi ha proprio lo scopo di capire se le misure che abbiamo attivato stanno andando nella direzione giusta e stanno rispondendo alle esigenze di chi sta scappando dalla guerra. E nella riunione di questa mattina sono emerse considerazioni positive su percorsi che dobbiamo sicuramente migliorare».

Video popolari

Fabrizio Curcio: «Veneto tra le regioni che lavorano di più per aiutare gli ucraini»

VeronaSera è in caricamento