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Lunedì, 29 Aprile 2024

Giornata del Sacrificio degli Alpini. «Impegno a non dimenticare»

Cerimonia al Sacrario Militare che ogni ultima domenica del mese viene tenuto aperto dagli alpini veronesi. L'assessora Zivelonghi: «Siete il cuore della protezione civile, esempio di generosità e dedizione»

Per non dimenticare gli italiani, in gran parte alpini, morti durante la ritirata dalla Russia durante la Seconda Guerra Mondiale è stata istituita la Giornata Nazionale della Memoria e del Sacrificio degli Alpini che si celebra ogni anno il 26 gennaio. Giornata che in provincia di Verona è stata celebrata con una serie di iniziative pubbliche culminate nella commemorazione di ieri, 28 gennaio, al Sacrario Militare di Verona. Il monumento custodisce le spoglie di 3.915 caduti della Grande Guerra e in ogni ultima domenica del mese viene aperto al pubblico per l’intera giornata con visite guidate gratuite organizzate dagli alpini veronesi.

Le celebrazioni si sono aperte con la messa alle 8.30 nella chiesa di San Luca Evangelista di Corso Porta Nuova e sono proseguite al Sacrario Militare, che è rimasto aperto per tutto il giorno. A condurre le visite guidate, organizzate ieri dal gruppo alpini Lessinia-Valpantena, anche la ricercatrice Lucia Zampieri, che ha intrecciato le storie dei caduti.

«Il nostro è un impegno a non dimenticare, alla memoria - ha dichiarato il presidente di Ana Verona Maurizio Trevisan - I valori che ci hanno trasmetto di patria, bandiera, pace e solidarietà è nostro dovere continuare a tramandarli, attraverso le numerose attività che quotidianamente portiamo avanti a favore della collettività».

Cerimonia ricordo sacrificio alpini Zivelonghi

E a portare i saluti del sindaco Damiano Tommasi e di tutta l’amministrazione del Comune di Verona, ha partecipato alla commemorazione l'assessora Stefania Zivelonghi. «La difesa della sovranità e dell'interesse nazionale, sono il fondamento della nostra libertà e dunque sacri, ma è sugli altri che vorrei, un momento soffermarmi - ha detto Zivelonghi - Sulla partecipazione civile: la vostra identità è partecipazione civile, è esserci quando il Paese, i cittadini, le famiglie ne hanno bisogno. La solidarietà è l'anima del vostro associazionismo, la linea conduttrice del vostro agire. Siete il cuore della protezione civile, esempio di generosità e dedizione nelle necessità, forti nelle avversità ma senza mai rinunciare al sorriso, all'abbraccio, al calore di una stretta di mano. In questi tempi difficili, dove sembrano a volte prevalere i conflitti e le paure, gli antagonismi e gli scontri più che le ricomposizioni, dove il dialogo sembra coperto da grida scomposte, possano i valori degli alpini essere quelli della nostra comunità».

La cerimonia di ieri ha chiuso una tre giorni di iniziative a memoria del sacrificio alpino. Tra queste, le due serate organizzate nelle baite degli alpini dei gruppi di Parona e di Santa Maria di Zevio, con un incontro culturale su "Sacrificio e tragedia dell’Armir, l’Armata scomparsa nella steppa” con il professor Tommaso Migliorini.

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