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Covid in Veneto, Lanzarin: «Rt a 0,95 e incidenza a 97 su 100mila abitanti»

Il dato sull'incidenza è buono, mentre preoccupa l'aumento dell'indice di trasmissibilità del virus. L'assessore regionale alla sanità: «I comportamenti e la responsabilità dei singoli individui sono fondamentali»

Questa mattina, 6 maggio, è stata l'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin a fornire gli ultimi aggiornamenti sull'emergenza Covid in Veneto. Insieme a lei, il presidente di Aifa (Agenzia italiana del farmaco) Giorgio Palù.

L'assessore Lanzarin ha esordito con i dati del bollettino delle 8 di oggi, ma anche con i numeri che saranno presi in considerazione domani, a livello nazionale, per la valutazione del rischio Covid. Valutazione a cui è connessa la classificazione delle regioni in zona gialla, arancione o rossa e quindi le maggiori o minori restrizioni imposte ai cittadini. «Nelle ultime 24 ore sono stati 38.306 i tamponi effettuati in Veneto e 850 sono stati quelli positivi, il 2,21% - ha illustrato Lanzarin - I ricoverati per Covid negli ospedali regionali sono 1.113 in area non critica e 168 in terapia intensiva. I pazienti in terapia intensiva non Covid, invece, sono 276. Per la classificazione delle regioni, i numeri che ci ha fornito il nostro servizio prevenzione sono: un Rt (indice di trasmissibilità del virus) dello 0,95, incidenza settimanale di 97 casi ogni 100mila abitanti e l'occupazione ospedaliera è al 15% sia per le terapie intensive che per l'area non critica. Il dato dell'Rt ci preoccupa e quindi non dobbiamo abbassare la guardia perché i nostri comportamenti sono fondamentali».

Sulla campagna vaccinale anti-Covid, Manuela Lanzarin ha detto: «Ieri in Veneto sono state somministrate 42.686 dosi, numero superiore all'obiettivo che ci è stato richiesto dal generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario per l'emergenza Covid. Chiediamo ancora a chi ha più di 60 anni di prenotarsi la vaccinazione perché nei prossimi giorni apriremo anche ai 50enni. C'è, inoltre, una novità per le vaccinazioni eseguite con Pfizer e Moderna: è raccomandabile che le seconde dosi siano somministrate dopo 6 settimane e quindi con un intervallo tra prima e seconda dose di circa 42 giorni».

Le ultime informazioni fornite dall'assessore Lanzarin riguardano la conferenza delle Regioni che si è tenuta ieri. I rappresentanti dei vari territori si sono accordati sulle modifiche da apportare al decreto del Governo attualmente in vigore per l'emergenza Covid. «Le Regioni chiederanno al Governo di spostare alle 23 il coprifuoco e di poter riaprire i parchi tematici prima di luglio - ha spiegato l'assessore Lanzarin - Chiederanno almeno un'indicazione per la riapertura delle piscine coperte e la ripartenza degli eventi per i matrimoni, oltre a prevedere per bar e ristoranti la possibilità di servire clienti anche all'interno del locale e la riapertura nei fine settimana dei centri commerciali e dei negozi che oggi sono chiusi». E sempre la conferenza delle Regioni di ieri ha approvato le linee guida per la riapertura delle rsa. Linee guida che quindi permettono le visite dei parenti agli ospiti delle case di riposo e di altre strutture extra-ospedaliere.

LE SLIDE DELL'INTERVENTO DI GIORGIO PALÙ

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