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"Auguri di Pasqua ai dipendenti dal sapore fascista". Scoppia la bufera su Amia

Gli esponenti del Pd Michele Bertucco e Elisa La Paglia denunciano i toni da pieno Ventennio contenuti nella missiva dei dirigenti della società scaligera

Un caso piuttosto particolare ha riguardato Amia e suoi dipendenti. A finire nell'occhio del ciclone una lettera di auguri pasquali del presidente Andrea Miglioranzi, prontamente intercettata e criticata per il suo tono e il suo contenuto dagli esponenti dell'opposizione scaligera. La polemica scoppia proprio nello stesso giorno in cui il consigliere regionale Furlanetto ha paragonato il sindaco Tosi ad un "novello Duce".

LA CRITICA - Una nota di Michele Bertucco, capogruppo in Comune del Pd, e del consigliere comunale Elisa La Paglia ci rivela cosa contenesse la scottante missiva interna di Amia: "Una rivisitazione in chiave aziendalista - scrivono i due membri dell'opposizione - del noto motto mussoliniano "credere, obbedire e combattere" è arrivata ai dipendenti Amia sotto forma di lettera firmata dal presidente Andrea Miglioranzi e dall'amministratore delegato Giampietro Cigolini. L'occasione è quella degli auguri di Pasqua ma il tono della lettera, indirizzata ai dipendenti e alle loro famiglie, diventa presto cupo e sinistro: dopo aver ribadito il valore del pubblico impiego, ammiccando ai vantaggi in tempi di crisi, i due manager, entrambi di nomina politica e fedelissimi del sindaco Tosi, puntano il dito contro “una parte dei dipendenti” che secondo loro non manifesterebbero nei confronti del management Amia “la necessaria fiducia”. Di più, i due dicono esplicitamente che una parte, non piccola, dei dipendenti Amia, probabilmente animata da “banali motivazioni politiche”, avrebbe un atteggiamento di “distacco e disaffezione” nei confronti loro e dell'azienda.

LE INDICAZIONI - "Ecco allora - proseguono i membri del Pd - che Miglioranzi e Cigolini chiariscono su quali principi si dovrebbero, secondo loro, basare i rapporti tra dipendenti e management in Amia: “Tre semplici concetti qualità del rapporto, fiducia e, come sintesi tra i due, fedeltà”. Credere, obbedire, combattere, appunto. E con particolare riguardo all'ultimo concetto precisano che “nessuno è autorizzato e a nessuno è consentito astenersi da questi principi”. La fiducia si conquista sul campo - concludono i consiglieri comunali - non si può pretendere d'imperio".

Qui potete leggere la lettera per intero: Gli auguri pasquali dei dirigenti Amia

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