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L'Amministrazione premia i nuovi madonnari veronesi

Sabato 27 ottobre l'assessore alla Cultura e Identità Veneta Marco Ambrosini ha tenuto la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione al corso di "Tecniche pittoriche su pavimentazione 2012"

Sabato 27 ottobre, nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero, l’assessore alla Cultura e Identità Veneta Marco Ambrosini ha tenuto la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione al corso di “Tecniche pittoriche su pavimentazione 2012”. Erano presenti Rosario Russo, presidente della Commissione Cultura del Comune di Verona, Felice Naalin, fondatore e direttore della Scuola Internazionale Madoneri di Verona.

Il corso, che si è svolto nel mese di luglio 2012, è stato organizzato dalla Scuola Internazionale dei Madoneri con il patrocinio del Comune di Verona e della Provincia. Gli allievi  sono stati selezionati tramite un esame di ammissione e hanno svolto le esercitazioni su strada, a Verona in Piazza dei Signori, affiancati da docenti ed esperti. 

LA STORIA - La Scuola Internazionale dei Madoneri di Verona, fondata e diretta dal prof. Felice Naalin, artista e studioso dei madonnari, è uno dei riferimenti più importanti per lo studio, la valorizzazione e la promozione di questa particolare tradizione di immagini. L’istituzione recupera nel nome l’origine veneta: già nel XVI secolo nella città di Venezia erano infatti presenti dei “madoneri”, tra cui Domenico Theotocopulos, detto “El Greco”.  La Scuola è presente con manifestazioni, conferenze e specifiche prestazioni a livello internazionale. È stata invitata al “Prix Italia”, rassegna internazionale della regia televisiva, per comporre le scenografie stradali nella ferita città di Assisi. Con i propri artisti ha fatto tappa in sedi prestigiose come il castello di Sirmione, il palazzo dei Capitani a Malcesine, la Chiesa degli artisti in piazza del Popolo, Cinecittà a Roma, le piazze di Cincinnati, di New York, di Brescia, di Salerno, di Genova, di Venezia e di innumerevoli altre città. Ha partecipato a numerosi programmi televisivi della RAI e di varie reti internazionali. 

I MADONNARI A VERONA - Tramite una serie d' interventi ad opera del Ministero dei Beni Culturali, i produttori di immagini sacre hanno acquisito, nel tempo, piena dignità professionale di artisti. Verona, in particolare, è entrata nella storia dei madonnari nel 1979, quando approdarono in territorio scaligero Ugo Bonzio e Antonio Grillo, decani degli artisti di strada. Fu subito un successo, la gente li guardava stupita e curiosa mentre disegnavano con mano sicura e libera papa Giovanni, le Madonne, il volto di Cristo. Già allora Felice Naalin iniziò ad avviare il lavoro di documentazione e ricerca. Dalle interviste e dalle ricerche successive, nel 1982 nacque il libro “I madonnari, annunciatori di anziane storie” che rappresenta, ancora oggi, il testo fondamentale della storia dei madonnari. È stato il primo libro dedicato a questo tema, a firma di Felice Naalin, autore anche di altri volumi tra cui il recente testo intitolato: “L'arte dei Madonnari” (Demetra editore).

LE DICHIARAZIONI - “È un piacere ed un onore - dice l'assessore Ambrosini - consegnare gli attestati di partecipazione al 'Corso di tecniche pittoriche su strada' agli allievi della Scuola Internazionale Madoneri di Verona. Anche quest'anno i numerosi iscritti hanno dimostrato di possedere singolari doti artistiche e una grande creatività, applicandosi con costanza, passione ed impegno nella realizzazione dei lavori su pavimento. La Scuola Internazionale Madoneri di Verona è diventata un riferimento fondamentale nel nostro territorio per quanto riguarda la promozione di iniziative volte a valorizzare l'antica arte del disegno su pavimentazione che, anche nella nostra città, presenta una ricca tradizione. L'arte dei madonnari, originariamente legata all'iconografia cristiana, ha conservato nel corso del tempo questi tratti distintivi ma ha saputo anche rinnovarsi, aprendosi a rivisitazioni e accostandosi a nuovi temi e soggetti. Le iniziative proposte dalla Scuola, grazie all'impegno del suo fondatore e direttore prof. Felice Naalin e del corpo docenti, rappresentano una preziosa occasione di accostarsi ad una forma di espressione artistica spesso considerata di nicchia ma che fa pienamente parte del nostro tessuto culturale”.

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