È guerra fredda tra Verona e l'Ambasciata d'Ucraina che ha accusato i politici scaligeri di essere "burattini di Putin" dopo la decisione di revocare la cittadinanza onoraria al presidente ucraino Poroschenko: "Il Consiglio agisce e delibera in rappresentanza dei propri elettori"
"La decisione della maggioranza del Consiglio comunale di Verona - si legge nella nota dell'Ambasciata d'Ucraina in Italia - è un atto solo provocatorio, lontano dagli interessi dei cittadini veronesi e dai principi europei"
"La precedente Amministrazione - ha detto il consigliere Comencini - ha concesso in modo superficiale la cittadinanza onoraria della città di Verona al presidente ucraino Poroshenko"