«Finalmente, con questa risoluzione, emerge quanto sostengo da anni e mi fa piacere che lo si affermi in un documento votato oggi all’unanimità, dalla maggioranza e dalla minoranza», ha detto l'assessore regionale all'Ambiente
Il caso dell'inquinamento attribuito alla Miteni torna a scuotere gli attivisti. Durante una serata organizzata nell'Ovest vicentino Greenpeace ha tuonato contro le asserite inerzie degli enti pubblici: mentre dall'Università di Padova arrivano alcuni spiragli per la decontaminazione degli habitat
«Si tratta di dati georeferenziati e mai diffusi in forma integrale dalle autorità competenti, ottenuti dopo una lunga battaglia legale nei confronti della Regione, che per anni ne ha negato l’accesso», hanno specificato i due gruppi
Nel comune vicentino, la Regione analizzerà il sangue ma non a tutti i cittadini. Nel frattempo, Greenpeace avrebbe creato un gruppo di esperti per vagliare i risultati di un'indagine avviata da Palazzo Balbi sulla presenza di Pfas nei cibi
Il rapporto dell'associazione ambientalista è una sintesi dell’annotazione di polizia giudiziaria redatta dal Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale Nucleo Operativo Ecologico (NOE) di Treviso
All'inaugurazione di un monumento a Trissino, proprio nelle vicinanze dell'azienda Miteni, è proseguita la manifestazione dell'associazione ambientalista
Un enorme striscione a forma di freccia con una frase di accusa nei confronti dell'azienda è stato esposto in mattinata da alcuni attivisti di Greenpeace dinanzi ai cancelli della Miteni
L'azienda accusata di essere fonte dell'inquinamento da Pfas, replica denunciando quello che giudica "un attacco sistematico con notizie false che Greenpeace sta compiendo"
L'associazione ambientalista aveva diramato dei numeri sulla contaminazione in aree vicino alla Miteni, numeri sbagliati per l'azienda di Trissino e anche per la Regione Veneto
Nuovo polverone sulla Miteni a seguito del rapporto prodotto da Arpav nei giorni scorsi. Greenpeace ha chiesto un incontro urgente al Ministro dell'Ambiente Sergio Costa, affinché venga immediatamente revocata a Miteni l’autorizzazione a trattare i rifiuti contenenti il GenX
Lo hanno annunciato le esponenti del PD Rotta e Puppato che, insieme a Greenpeace, hanno poi messo nel mirino la Giunta regionale. Pronta è stata però la replica di Zaia e Bottacin, che auspicano una soluzione definitiva al problema
L'azienda di Trissino ha chiesto quasi 100 milioni di euro di danni per un piano di verifiche previsto nei suoi terreni. I consiglieri regionali 5 Stelle: "Viviamo in un Paese davvero rovescio"
Mamme e cittadini dei comuni interessati, insieme ad attivisti della Climate Defense Units e di Greenpeace, hanno manifestato a Venezia, davanti al Palazzo Ferro Fini, per chiedere l’avvio delle operazioni di risanamento del sito di Miteni
Su richiesta di Greenpeace, l'agenzia meteorologica russa Rosidromet ha pubblicato dati che dimostrano che lo scorso settembre era stata rilevata un'alta concentrazione di Rutenio-106 vicino ad complesso nucleare degli Urali
L'associazione ambientalista ha parlato di sforamenti comunicati male o taciuti. L'ente gestore del servizio idrico: "Tutte le comunicazioni sono state puntuali ed esaustive"
Tra febbraio e marzo del 2017 ci sono stati due sforamenti dei limiti di Pfos nell'acqua potabile erogata dalla centrale di Porta Palio. Il primo è passato sotto silenzio, il secondo è stato comunicato male
Dal monitoraggio degli alimenti realizzato dall'Istituto Superiore di Sanità non si segnalano valori oltre la soglia limite, ma Greepeace consiglia di "prestare la massima attenzione nel consumo di alcuni prodotti locali"
Intanto Greenpeace polemizza sui nuovi limiti imposti dalla Regione: "Non sono i più rigidi d'Europa e non saranno utili senza bonifica e senza bloccare la produzione di inquinanti"
La proprietà dell'azienda di Trissino afferma di non essere mai stata a conoscenza delle analisi che hanno fatto scoppiare il caso e l'organizzazione ambientalista si domanda a chi tocchi sobbarcarsi i costi del risanamento
L'associazione ambientalista ha deciso di procedere legalmente, ritenendo false le affermazioni comparse sulla delibera 783 relativa ad "Iniziative in ordine alla pubblicazione di informazioni non corrette sui siti Internet in ordine alla vicenda pfas"
La Regione vorrebbe che la quantità di Pfas nelle acque consentita dalla legge sia abbassata e che sia eliminata la produzione con i composti a catena lunga e corta
L'ente regionale potrebbe denunciare per procurato allarme l'associazione che replica: "Sono veloci nel risponderci, ma non altrettanto nel fermare chi inquina"