Alberto Pallotti, presidente dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada che si è costituita parte civile: «Mi auguro che si possa procedere a vele spiegate»
«In quell’occasione, saranno sciolte le riserve legate alle eccezioni al capo d’imputazione per eccessive genericità, sostanzialmente le stesse che aveva già risolto il giudice Gorra», ha spiegato il legale delle vittime dell’associazione, Davide Tirozzi
Venerdì si prenderà in considerazione questa richiesta, oltre a quella di rinviare a giudizio lui e gli altri cinque imputati per l'incidente stradale in cui morirono in 17
Protesta civile organizzata dal parente di una delle 17 vittime. Le croci portate sono 18 per ricordare la recente scomparsa di un sopravvissuto. «Riteniamo la sua morte una conseguenza dell'incidente»
La visita è stata organizzata dal comando delle forze armate ungheresi nell'ambito del pellegrinaggio di commemorazione del centesimo anniversario della fine della Grande Guerra
L'accusa è omicidio stradale plurimo. Tra gli indagati non c'è solo l'autista del mezzo ma anche il progettista e i collaudatori delle barriere di sicurezza installate sull'autostrada A4
Oltre al conducente del mezzo, ci sono il responsabile della tratta A4 Brescia-Padova, l'autore del progetto per i lavori di sistemazione delle barriere di sicurezza e i membri della commissione per il collaudo delle barriere
Il monumento è stato inaugurato sabato mattina nel parco Young di Case Nuove, poco lontano dal punto in cui 17 ragazzi persero la vita nel tragico episodio avvenuto il 20 gennaio 2017
Inizialmente erano coinvolti solo l'autista e due dirigenti dell'autostrada, ma le perizie in mano alla procura potrebbero portare al coinvolgimento di progettisti, collaudatori e manutentori della strada
A presentarla è stata l'Associazione italiana familiari vittime della strada che, basandosi su una ricostruzione fatta da esperti ungheresi, individua presunte responsabilità anche da parte del gestore del tratto autostradale
Il dettaglio potrebbe essere determinante nella causa per i risarcimenti ai parenti delle vittime. La ditta per cui l'uomo lavorava era a conoscenza della sua sindrome da apnea da sonno
Non si tratta dell'autista, le cui condizioni restano stabili, ma del passeggero che era stato tratto in salvo e successivamente ricoverato per le ustioni che coprivano oltre metà del suo corpo
Nel corso della cerimonia il ministro ungherese del commercio e degli affari esteri ha consegnato una targa ai rappresentanti delle istituzioni italiane che hanno partecipato ai soccorsi