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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Sport Oppeano / Via Bassa

Giro d'Italia, la giuria strappa dalle mani di Viviani la prima vittoria di tappa

Un movimento dello sprinter veronese durante la volata è stato giudicato irregolare e per questo il vincitore della terza tappa della corsa rosa è stato declassato

Finale al veleno oggi, 13 maggio, nella terza tappa del Giro d'Italia. Il primo ad aver tagliato il traguardo è stato il veronese Elia Viviani, ma per un movimento giudicato irregolare durante la volata è stato declassato. Lo sprinter della squadra Deceuninck-Quick Step avrebbe, secondo i giudici, cambiato la propria traiettoria senza alcun avversario davanti. E questo secondo il regolamento non si potrebbe fare negli ultimi metri della gara. Con questa manovra, inoltre, Viviani è entrato in leggero contatto con i pedali di Matteo Moschetti, al quale nel corso del cambio di traiettoria avrebbe appunto limitato di fatto l'eventuale volata.

Dopo il secondo posto di ieri, Elia Viviani era riuscito a prendersi la sua rivincita su Pascal Ackermann, regolando il tedesco negli ultimi cinquanta metri di una tappa tutta toscana, da Vinci a Orbetello, una tappa dedicata al genio di Leonardo da Vinci nel cinquecentenario della morte. E il genio italiano delle volate si era imposto, indossando tra l'altro la maglia tricolore. Tutto perfetto, dunque, tranne quella manovra giudicata scorretta dalla giuria e che è costata la vittoria al ciclista veronese.

L'ordine d'arrivo ufficiale della terza tappa della corsa rosa vede al primo posto Fernando Gaviria, il quale ha sportivamente difeso Viviani, definendolo un ciclista sempre corretto e valutando come esagerata la sentenza della giudici di gara.

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