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Lapidario Toni: "Non meritiamo questa categoria". Hellas, svanita la speranza

La sconfitta subita con il Carpi sembra aver segnato l'ambiente, che non crede più nell'incredibile rimonta: "Quando si gioca per non retrocedere è più difficile e abbiamo dimostrato di non starci, adesso dobbiamo solo onorare la maglia"

"Fischi meritarti, è giusto andare sotto la curva anche quando si perde. Un commento alla prestazione? Abbiamo fatto molto male contro tutte le squadre alla nostra portata, sbagliando tutte le sfide decisive. Non meritiamo questa categoria. Salvezza? Abbiamo sbagliato troppo, la speranza c'è ancora ma quando perdi tutti gli scontri decisivi è difficile continuare a crederci, abbiamo mostrato tutti i nostri limiti, sicuramente questa è un'annata no. I miei gol hanno mascherato tanti difetti? Sicuramente hanno aiutato, però abbiamo sempre giocato lontani dalla zona retrocessione, quando si gioca per non retrocedere è più difficile e abbiamo dimostrato di non starci, adesso dobbiamo solo onorare la maglia. Il mio futuro? Non voglio pensare a giugno, è stata una stagione molto difficile, concentriamoci su quello che rimane da giocare". Queste le parole di Luca Toni al termine della partita che ha visto l'Hellas Verona uscire sconfitto dal confronto casalingo con il Carpi. Un match indicato da tutti come decisivo per le sorti della formazione gialloblu, sempre più sola ed ultima in classifica, oramai ad un passo dal ritorno in serie B. 
Sempre dal sito ufficiale della società gialloblu, anche Gigi Delneri, arrivato per cercare di invertire la rotta in campionato, sembra arrendersi all'evidenza: "I fischi sono meritati, sembra si sia spenta la luce dopo il Chievo. Non c'è nessuna scusante, abbiamo buttato via probabilmente il nostro campionato, non abbiamo dato il cambio di marcia. Le ultime 3 sconfitte sono state determinanti per abbandonare le speranze, adesso la B è più concreta, manca solo la matematica. Salta all'occhio l'amore dei tifosi per l'Hellas, so che i ragazzi hanno dato quello che avevano, ma è poco per un pubblico del genere. Come accettiamo gli applausi, accettiamo il dissenso, che è lecito. La qualità di impostazione diverse della partita ha fatto la differenza, quando devi attaccare e impostare qualcosina ti manca. Oggi abbiamo avuto 3/4 palle gol, il portiere loro ha parato molto mentre Gollini non è stato impegnato...".

Sembra quindi destinata a risolversi con l'epilogo che tutti temevano la stagione dell'Hellas, fanalino di coda del campionato di Serie A e sempre più vicino al ritorno in cadetteria. Il calendario e i 9 punti che lo separano dalla coppia Carpi-Palermo appaiono come ostacoli insormontabili, soprattutto alla luce di ciò che ha detto lo stesso Toni, quando ha evidenziato il fatto che la squadra abbia sbagliato tutti gli scontro diretti, perdendo quindi terreno dalle direttte concorrenti. Se infatti un pareggio sul campo di Firenze ad esempio, può essere motivo d'orgoglio per la società, questo risulta inutile se poi con Udinese, Sampdoria e Carpi, la squadra non riesce a portare a casa nessun punto. Onorare la maglia e vendere cara la pelle per i proprio tifosi sembrano allora gli ultimi due obiettivi rimasti al club di via Belgio, che probabilmente ha già iniziato a pensare a come riconquistare l'anno prossimo la massima serie. 

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